Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 09.04

Il punto di Rosario Amico Roxas. Ma cosa vuole questa Germania?

Il nostro Roxas: «L’Unione Europea si potrà salvare solo se tutte le nazioni che la compongono saranno poste sul medesimo piano»

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Ma cosa vuole questa Germania?

Non abbiamo dimenticato, anche se la Germania finge di non ricordare, che nel secolo scorso la Germania ha scatenato due guerre mondiali disastrose, con milioni di morti e distruzione di intere città. Le guerre, le prime due guerre mondiali, la Germania le ha perse, ma si è rifiutata di pagare i danni di guerra, o ne ha pagati solo un miserabile parte. Hanno chiarito all’Europa e al mondi intero di essere dei veri specialisti nel non pagare i loro debiti. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1923, la Germania fu sopraffatta da una iper-inflazione, che stava portando la nazione al default e, conseguentemente all’interruzione del pagamento del debito che il governo tedesco stava pagando per le riparazioni di guerra. Fu un piano statunitense (Daves) che impose una nuova moneta e la concessione di un prestito obbligazionario da collocare sul mercato della finanza mondiale, per un importo di 800 milioni di marchi in oro. Ma questo non bastò: infatti, nel 1928, la Germania pretese la ricontrattazione del debito e l’allungamento dei tempi di restituzione a 60 anni (piano Young).

Ma il peggio, la Germania doveva ancora regalarlo all’Europa e al mondo. Nel 1933, dopo aver vinto le elezioni, i nazisti smisero di pagare i debiti e le riparazioni dovute. Negli anni successivi cominciarono a invadere i loro vicini, non dimenticando mai, appena arrivati, di svuotare le casseforti degli altri. Nel 1953, dopo la Seconda guerra mondiale, la Germania ha nuovamente battuto cassa per non pagare il suo debito. Il 27 febbraio 1953, la conferenza di Londra ha infatti deciso l’annullamento di circa i due terzi del debito tedesco (62,6%). Il debito di prima della guerra è stato ridotto da 22,6 a 7,5 miliardi di marchi e il debito del dopoguerra è stato ridotto da 16,2 a 7 miliardi di marchi.

Nel 1990 il Cancelliere di allora, Helmut Kohl, si è rifiutato di applicare l’accordo di Londra del 1953 sui debiti esterni della Germania laddove veniva previsto che le riparazioni destinate a rimborsare i disastri causati durante la seconda guerra mondiale dovevano essere versati alla riunificazione; pertanto la riunificazione della Germania è stata pagata dalle stesse nazioni danneggiate dalla follia bellica della Germania di Hitler. Un solo esempio chiarisce l’arcano tedesco: tenuto conto dell’inflazione dopo il 1945, la Germania ha un enorme debito con la Grecia che è stato calcolato in 162 miliardi di euro.

Ora è il momento del reich Merkel che ha dichiarato sotto falso nome, la terza guerra mondiale all’Europa, ma senza schierare panzer o V/1 e V/2, bensì le banche tedesche fornite dall’arma di distruzione di massa che è diventato lo spread. È la Germania la ragione prioritaria dell’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea; non che la casa mi dispiaccia, perché anche la “perfida Albione” ha sempre preteso dall’UE un trattamento pieno di eccezioni. L’UE si potrà salvare solo se tutte le nazioni che la compongono saranno poste sul medesimo piano, senza pretese pangermaniche per quanto riguarda la Germania o esigenze di primato da parte inglese.

Ma, al difuori della Francia, non c’è altra nazione in Europa con un premier in grado di fare la voce grossa, per far valere diritti e doveri in modo paritario.

Rosario Amico Roxas

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