Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 23.09

Il raduno di SOS Ospedale Bukavo a Fortunago

Pomeriggio con momento di spiritualità e cena conviviale per la onlus pavese

| Scritto da Redazione
Il raduno di SOS Ospedale Bukavo a Fortunago

E’ un lavoro prezioso e silenzioso quello dei volontari della onlus pavese SOS Ospedale Bukavu, che anche quest’anno si sono radunati  nel borgo di Fortunago per un momento di riflessione e spiritualità, a cui ha fatto seguito la cena comunitaria presso il ristorante La Pineta. “I fondi raccolti durante le nostre manifestazioni e i mercatini a favore della pediatria e del centro nutrizionale dell’ospedale di Bukavu sono davvero preziosi – commenta il presidente Elena Simoni -. Lo possono verificare quotidianamente i nostri punti di riferimento sul posto, Suor Elena e Suor Patrizia, dell’Ordine delle Suore Dorotee (a sorpresa Suor Patrizia è arrivata al raduno di Fortunago). Ma in questo periodo abbiamo la fortuna di avere sul posto anche Erika, una infermiera della provincia di Rovigo che vedendo il nostro sito e il nostro profilo di facebook ci ha contattato qualche tempo fa, spiegando che si sarebbe laureata in Scienze Infermieristiche. E come dono i suoi genitori le avrebbero pagato le spese per un viaggio a Bukavu. Ora, da là Erika ci sta documentando sulla situazione in Congo con una sorta di diario quotidiano e tante foto, che abbiamo visionato durante questo raduno e che inseriremo anche sui nostri social network”. Al raduno di Fortunago era presente anche Alessandra, una volontaria di Casteggio che con il fratello gestisce un negozio di ferramenta proprio nel centro della cittadina oltrepadana: entrambi, appena possono, decidono di trascorrere le loro ferie a Bukavu, per dare il loro aiuto concreto a quella popolazione, anche con piccoli lavori manuali. “E’ grazie a questi volontari che possiamo portare avanti i nostri numerosi progetti di solidarietà sociale, oltre ad assicurare il pagamento delle spese di ospedalizzazione per questi bimbi, visto che le mamme non hanno neppure i soldi per comprare il cibo - spiega Elena Simoni, da quest'anno alla guida della onlus pavese al posto di Anna Sina Vicini, che comunque rimane a fornire un valido supporto alla onlus -; i medicinali sono acquistati dal centro nutrizionale che abbiamo contribuito a far costruire con i nostri fondi e che manteniamo in vita ogni giorno. Pensiamo per esempio all’indispensabile latte terapeutico (un latte in polvere che contiene una dose elevata di calorie), gli antibiotici, i farmaci contro i parassiti intestinali, le soluzioni per reidratare i bambini, gli antipiretici”. Il centro nutrizionale dà alle mamme dei bimbi malnutriti e ai familiari di altri malati indigenti la possibilità di fare qualche piccolo lavoretto in cambio di un pasto caldo al giorno. I lavoretti consistono nel mantenere in ordine gli spazi pubblici del centro, aiutare nella cucina dei servizi sociali, costruire le briquettes, ovvero dei mattoncini fatti di carta di recupero macerata nell’acqua e nella segatura, pressati e seccati, che diventano il combustibile per far fuoco nella cucina del servizio sociale, dove vengono preparati i pasti per i bambini del centro, latte o pappette, e quelli per le mamme o per i malati poveri.“Noi, fin dall’inizio di questa avventura con S.O.S. Ospedale Bukavu, abbiamo avuto la fortuna di avere una grande guida, quella di Don Alfredo Ferrari, sacerdote missionario originario di Oliva Gessi che proprio a Bukavu ha lasciato il suo cuore, dopo aver vissuto lì in Congo per tanti anni ed aver contribuito alla realizzazione di una scuola e di un centro nutrizionale con il sostegno di tutti i nostri volontari – continua la presidente Elena Simoni -. E’ stato proprio lui a segnalarci la gravissima situazione in cui versava il popolo della Repubblica Democratica del Congo, colpito da guerre, carestie, violenze inaudite, a spronarci a fare qualcosa per questi bimbi che vivono in un paese in cui manca la sanità, la scuola è solo privata, non esiste un’anagrafe, la mortalità infantile è elevatissima. E noi ci siamo dati da fare con mercatini, con l’organizzazione di eventi, con la sensibilizzazione di persone di buon cuore: in tutti questi anni abbiamo raccolto fondi necessari a curare e sfamare questi bimbi e le loro famiglie, e continuiamo nel nostro piccolo a farlo ogni giorno”. Uno dei momenti più importanti del raduno pomeridiano  a Fortunago  è stata la celebrazione della Messa proprio con Don Alfredo Ferrari e Don Francesco Giorgi, con i canti della corale pavese Magnificat. “Mi ha fatto molto piacere poter salutare il parroco di Fortunago Don Fabien, originario del Burundi, l’ho battezzato io ed è stato mio chierichetto. Come mi ha fatto piacere, in un grande spirito missionario, salutare anche Suor Cecilia e Suor Maria, che sono un valido aiuto alla comunità di Lungavilla”. Infine la cena in compagnia presso il ristorante La Pineta, dove ha portato un saluto anche il sindaco di Fortunago Pier Achille Lanfranchi.

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