Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 03.53

Il resoconto semestrale di Salvini tanti slogan e zero risorse di Luciano Pizzetti (Deputato PD)

Il ministro Salvini si è rivolto ai cittadini di Cremona, Brescia, Bergamo e Como in una sorta di resoconto semestrale.

| Scritto da Redazione
Il resoconto semestrale di Salvini tanti slogan e zero risorse di Luciano Pizzetti (Deputato PD)

Il resoconto semestrale di Salvini tanti slogan e zero risorse di Luciano Pizzetti (Deputato PD)

Il ministro Salvini si è rivolto ai cittadini di Cremona, Brescia, Bergamo e Como in una sorta di resoconto semestrale.

Lo ha fatto scrivendo lettere simili ai principali quotidiani dei quattro territori. A noi ha scritto di non temere le polentate kavernicole.  Ha ottime ragioni, costituendo esse buon alimento alla sua narrazione su ordine e disordine.

Come parlamentare del territorio gli sono grato di aver constatato che i nostri Comuni sono «virtuosi». Annoto che l’immigrazione è il paravento steso per coprire tutto il resto. Il resto è quello che vediamo anche in queste ore.

Una legge di bilancio che genera instabilità e seri guai per la tenuta del Paese, a tal punto che nel passaggio dalla Camera al Senato dovrà essere riscritta.

Il decreto Salvini nella parte sicurezza contiene aspetti ragionevoli, elaborati anche dal predecessore. Tant’è che in questi anni i reati sono diminuiti del 10 per cento, le rapine del 38, i furti del 14, gli omicidi dimezzati. A conferma di tale tendenza vi sono le relazioni annuali del questore e del comandante dei carabinieri. Ovviamente non basta. I furti in case e appartamenti sono opera di delinquenti europei non di migranti. Se la paura viene ulteriormente alimentata esasperando l’immigrazione anziché controllarla, si perdono di vista gli obiettivi da colpire.

Ed è proprio nella parte immigrazione che il decreto non aiuta. Gli sbarchi si sono ridotti d e l l’80 per cento sostiene il ministro, omettendo di dire che ciò è molto esito delle politiche dell’ex ministro. Il quale mostrava meno il petto agli italiani ma faceva più accordi coi Paesi di provenienza dei migranti.

Tralascio gli aspetti umanitari considerato che nella crisi la nostra pelle si è talmente indurita da risultare impenetrabile. Mi soffermo su una questione molto pratica e essenziale. Se si tolgono gli immigrati dai sistemi di governo dei flussi e di protezione ma allo stesso non si possono espellere, che fine faranno?

Perché se non si incrementano gli accordi coi Paesi di provenienza, cosa che non sta avvenendo, è evidente che non potremo rimandarli a casa loro. L’aereo di rimpatrio avrebbe un aeroporto di decollo ma non di atterraggio.

Dunque l’effetto quale sarà? Aumento della semiclandestinità per i migranti che vengono cacciati dalla rete di gestione ma non dall’Italia. Conseguentemente aumento dell’insicurezza tra i residenti. Poi perché prospettarci cose che non ci riguarderanno? Il taser i nostri vigili non lo potranno usare. Qualche poliziotto o carabiniere in più arriverà, grazie alle nuove assunzioni decise ora ma anche al rinnovo del turnover deciso da chi c’era prima.

Sui treni viaggianti nel nostro territorio, il suo ministero e la Regione hanno convenuto non esserci rilevanti problemi di sicurezza, dunque nessun pattugliamento aggiuntivo a bordo treno. Sul potenziamento delle nostre infrastrutture non una parola e non un centesimino in più di quanto stanziato dal governo precedente. Anzi, proprio in questi giorni il governo ha bocciato un mio emendamento che attribuiva 100milioni al miglioramento delle nostre ferrovie.

In merito alle considerazioni sui provvedimenti economici generali, basti dire che in tre mesi hanno cessato l’attività 51mila aziende.

Che a causa del decreto dignità il 30 per cento delle aziende metalmeccaniche ritiene di non rinnovare i contratti a tempo determinato. Che secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio con la manovra presentata alla Camera la tassazione sulle imprese aumenterà di 6 miliardi.

Nel frattempo reddito di cittadinanza e pensioni promesse stanno perdendo quota. Dopo 5 anni il Pil è tornato giù e rischiamo un’altra recessione.

I capitali italiani hanno ripreso la via dell’estero e quelli esteri stanno abbandonando quella italica. Il Tesoro per la prima volta dopo molti anni è costretto a sospendere l’asta dei titoli di Stato.

Lo spread si mantiene alto e tra breve gli effetti saranno evidenti sui risparmi degli italiani. Il lavoro di nuovo arranca.

Il resoconto semestrale deve essere completo. A parte ciò, per cui auguro a tutti noi u n’inversione di marcia, spero che il ministro possa riconvertire dal mediatico al concreto l’attenzione verso le nostre comunità.

LUCIANO PIZZETTI  (DEPUTATO PD)

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