Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 20.40

Il Sindaco di Bucha Fedoruk in visita a Bergamo

Oltre un milione di euro investiti da CESVI e dal Comune di Bergamo per la ripartenza delle città ucraina

| Scritto da Redazione
Il Sindaco di Bucha Fedoruk in visita a Bergamo Il Sindaco di Bucha Fedoruk in visita a Bergamo Il Sindaco di Bucha Fedoruk in visita a Bergamo Il Sindaco di Bucha Fedoruk in visita a Bergamo

Visita a Bergamo per il Sindaco di Bucha Anatolij Fedoruk: arrivato in città nella giornata di domenica 23 aprile, il primo cittadino della città simbolo della prima fase dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo ha incontrato lunedì mattina a Palazzo Frizzoni il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori e i rappresentanti di CESVI, l’ONG che tra le prime si è impegnata per fronteggiare l’emergenza della guerra in Ucraina.

Bucha contava 53mila abitanti prima della guerra, 73mila considerando i 13 piccoli villaggi nei dintorni della città. Sono 147 gli edifici rasi al suolo in un mese di occupazione, periodo nel quale in città sono rimaste solo 3.500 persone, ben 456 cittadini sono stati uccisi dai soldati russi, ma molti risultano tutt’ora dispersi: tanti ucraini sono stati infatti deportati, attraverso la Bielorussia, in Russia.

La città ora è ripartita, l’85% della popolazione è rientrata nel frattempo e nei mesi scorsi Bergamo e Bucha hanno suggellato un gemellaggio, un accordo che Bergamo ha riempito di azioni concrete grazie proprio al lavoro in loco di CESVI. A una settimana dall’avvio della mostra degli angeli di Leopoli nelle sale dell’Accademia Carrara di Bergamo il rapporto tra Bergamo e l’Ucraina si intensifica ancora, grazie alla visita di Fedoruk, che nella giornata di lunedì visiterà proprio la pinacoteca e le vie di Città Alta.

“La strage di civili di Bucha – commenta il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori - ha colpito molto l’opinione pubblica di tutto il mondo. Impossibile per noi non ritrovarvi alcuni tratti in comune con la vicenda della nostra città, a sua volta, suo malgrado, divenuta simbolo di un altro evento tragico, quello della pandemia di Covid19. Per questo abbiamo proposto e costruito una relazione speciale tra le nostre città, una relazione non solo simbolica, ma che si potesse riempire di cose e azioni concrete, come concreti sono stati gli aiuti che dall’Italia e dall’estero Bergamo ha ricevuto quando si è trovata in grande difficoltà».

 “Accogliere Anatoly Fedoruk, sindaco di Buča, - commenta Maurizio Carrara, Presidente onorario di CESVI - nella nostra città ha come obiettivo rinnovare ancora una volta – insieme al Comune di Bergamo – la nostra solidarietà, la nostra vicinanza e il nostro impegno verso il popolo ucraino. Da oltre un anno siamo impegnati anche nella città di Buča con attività - per un valore di oltre 1milione di euro - che supportano la quotidianità di tutti quei cittadini che hanno scelto di rimanere nel proprio Paese, garantendo la continuità di alcuni servizi di base, come gli asili e le scuole per l’infanzia, indispensabili anche e soprattutto in situazioni di conflitti prolungati. Proprio per questo, è fondamentale non dimenticare che l’emergenza ucraina non è terminata e che i civili ucraini – soprattutto i più vulnerabili, come donne e bambini – hanno bisogno anche di supporto di natura psicosociale per superare i traumi vissuti in maniera violenta durante l’occupazione nella prima fase della guerra. Rimanere accanto a loro è di vitale importanza per garantire una ripresa completa ed essere pronti alla ripartenza, nel momento in cui, ci auguriamo tutti il più presto possibile, questa guerra terminerà. La visita del primo cittadino Fedoruk ci deve far ricordare che l’Ucraina ha ancora bisogno di noi.”.

 

I PROGETTI DI CESVI E COMUNE DI BERGAMO A BUÄŒA

●        SUPPORTO PSICOSOCIALE PER BAMBINI E ADULTI

Il centro diurno di Buča ha avuto nei mesi scorsi anche la funzione di punto di accesso per l’individuazione di famiglie che si trovano in condizione di fragilità, famiglie i cui membri necessitano di supporto psicosociale. Un team di esperti li ha potuti incontrare e indirizzare a psicologi specializzati. La terapia per bambini e adulti, affetti da sintomi da stress post-traumatico legato al conflitto, è effettuata da professionisti formati da CESVI. Sono stati formati oltre 50 professionisti in gestione stress post-traumatico legato al conflitto e sono state fornite 400 consulenze psicologiche e 200 persone indirizzate a servizi specializzati.

●        PROGETTO ASILI

È stata completata la ristrutturazione della scuola materna Arcobaleno danneggiata dai bombardamenti e dall’occupazione dei soldati russi: 300 bambini/e hanno potuto così ricominciare, già dal settembre 2022, a frequentarla. Il progetto ha previsto anche il riallestimento e il ripristino delle aree di riposo degli asili della città (frequentati da circa 500 bambini/e) che sono stati occupati durante l’invasione dell’area e utilizzati come base di appoggio dai militari russi, prevedendo anche il ricambio di tutti materiali (dai letti alle lenzuola passando per il materiale didattico).

●        PROGETTO HEATING POINTS

CESVI ha allestito 11 heating points, strutture riscaldate dove la popolazione civile si è potuta rifugiare nel freddo periodo invernale per riscaldarsi, trovare conforto e ricevere coperte, cibo e bevande calde. All’interno degli heating points sono stati forniti anche beni di prima necessità: latte, barrette energetiche, omogenizzati per i bambini sotto i 3 anni, biscotti, zucchero, tè, caffè e coperte.

 

GLI INTERVENTI DI CESVI IN CORSO IN UCRAINA CENTRO-OCCIDENTALE

●        SUPPORTO PSICOSOCIALE PER BAMBINI E ADULTI A KHMELNYTSKYI E TERNOPIL’

Nelle regioni di Khmelnytskyi e Ternopil’ sono state costituite 4 squadre mobili di psicologi che hanno ricevuto una formazione specifica sui traumi da conflitto e sul supporto psicosociale in contesti di emergenza. A ottobre gli psicologi di CESVI hanno incontrato le comunità per analizzare i bisogni della popolazione, mentre nel mese di novembre sono stati avviati i programmi di supporto psicosociale per gli adulti nei centri di accoglienza collettivi e per i bambini all’interno di spazi sicuri nelle scuole e negli asili della regione. Ad oggi, i team di psicologi hanno raggiunto 180 adulti e 134 bambini. Nel mese di dicembre sono state inoltre identificate, con l’intento di estendere il progetto anche alle regioni più colpite dai combattimenti, ulteriori 5 squadre mobili nell’Est del Paese.

●        SUPPORTO ECONOMICO AGLI SFOLLATI INTERNI PIÙ VULNERABILI

CESVI ha sostenuto oltre 1.300 famiglie vulnerabili attraverso un programma di supporto economico per far fronte al generale aumento dei prezzi e dei canoni di affitto nelle regioni di Khmelnytskyi, Ternopil’, Ivano-Frankivs’k e Chernivtsi.

●        DISTRIBUZIONE DI KIT ALIMENTARI

CESVI ha supportato gli hub umanitari e i centri collettivi nelle regioni di Khmelnytskyi e Ternopil’ con la distribuzione di kit alimentari contenenti cibo a lunga conservazione e alimenti specifici per i bambini. Ciascun kit ha permesso a una famiglia ucraina di avere una fornitura di cibo nutriente per un mese, raggiungendo complessivamente oltre 10.800 persone.

 

L’INTERVENTO DI CESVI DALL’INIZIO DEL CONFLITTO

CESVI è stata una delle prime ONG italiane a intervenire in Ucraina sin dalle prime fasi della guerra, la prima ad arrivare fino a Buča. Sin dai primi giorni del conflitto, CESVI costruito in Ucraina tende riscaldate, attrezzate con materassi e sacchi a pelo per ospitare le persone più vulnerabili, realizzato servizi igienici di base e distribuito prodotti per l’igiene personale e specifici per i bambini, organizzato convogli di aiuti umanitari per distribuire beni primari e generatori. Con l’intensificarsi del flusso di rifugiati nei Paesi europei confinanti, ha avviato interventi in Polonia, Romania e Ungheria. In Polonia (Lublino) ha attivato un progetto di accoglienza per le donne in fuga dalla guerra con i figli piccoli, fornendo vitto, alloggio e supporto. In Romania, a Sighet ha accolto le donne che hanno scelto di restare al confine con i figli nella speranza di rientrare a casa. Ha offerto servizi formativi, per i bambini, per madri e neonati, attività ricreative e sostegno psicosociale. A Isaccea e Tulcea, nel sud, ha sostenuto i rifugiati in transito, con prima accoglienza, distribuzione di pasti e bevande, supporto psicologico. In Ungheria, a Záhony, ha costruito una tensostruttura riscaldata di 200mq, distribuendo 10mila pasti al giorno, fornendo accoglienza notturna e un asilo per i bambini. Attualmente, nelle regioni occidentali dell’Ucraina, CESVI ha progetti a Khmelnytskyi, Ternopil’, Ivano-Frankivs’k, Chernivtsi e nel distretto di Buča, sostenendo la popolazione psicologicamente, economicamente, con servizi e beni primari.

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