Sabato, 20 aprile 2024 - ore 09.42

Il verde, non solo come problema manutentivo ma come risorsa progettuale | Rodolfo Bona /Assessore Cremona)

Nelle linee di mandato presentate dall’Amministrazione comunale e discusse in Consiglio comunale, il Piano del Verde viene declinato in due principali aspetti: quello delle manutenzioni e quello della pianificazione di sistema.

| Scritto da Redazione
Il verde, non solo come problema manutentivo ma come risorsa progettuale | Rodolfo Bona  /Assessore Cremona)

Il verde, non solo come problema manutentivo ma come risorsa progettuale | Rodolfo Bona  (Assessore Cremona)

Nelle linee di mandato presentate dall’Amministrazione comunale e discusse in Consiglio comunale, il Piano del Verde viene declinato in due principali aspetti: quello delle manutenzioni e quello della pianificazione di sistema.

Egregio signor direttore, le scrivo in risposta alla lettera del Consigliere Marcello Ventura pubblicata sul suo giornale il 23 ottobre ( La Provincia) . Concordo con le premesse contenute nelle argomentazioni del consigliere e aggiungo che, quando si realizza una nuova area verde, sarebbe sempre necessario prevedere, sia nei dati di progetto, sia nel preventivo dei costi, anche quelli di manutenzione dell’area stessa.

Per questo motivo, nelle linee di mandato presentate dall’Amministrazione comunale e discusse in Consiglio comunale, il Piano del Verde viene declinato in due principali aspetti: quello delle manutenzioni e quello della pianificazione di sistema. Come ho già avuto modo di dichiarare relativamente al primo aspetto, per varie ragioni, è necessario un ripensamento strutturale, in termini di finanziamenti e dell’organizzazione della gestione complessiva, finalizzato a migliorare il servizio di manutenzione delle aree verdi pubbliche.

Le soluzioni sono diverse e tutte all’attenzione del l’Amministrazione: cercheremo di adottare quella che offre il miglior rapporto tra costi e benefici, per i lavoratori, per i cittadini e per l’istituzione che li rappresenta, garantendo la realizzazione e di controllo degli interventi. Il secondo aspetto consiste nel delineare, con una prospettiva di mandato, una vera e propria pianificazione del verde pubblico, che metta a sistema le infrastrutture verdi esistenti e quelle di progetto (boschi, giardini, parchi e aree verdi della città) con le aree naturalistiche esterne, integrandole nel disegno di pianificazione urbana, in modo da avere uno strumento di progettazione in grado di supportare le nostre scelte.

Personalmente ritengo, inoltre, che sia necessario favorire una diversa percezione del verde, non più concepito come ritaglio entro il tessuto edificato, ma quale elemento fondamentale della forma e della struttura urbana, corpo vivente, polmone e cuore di una città.

Il verde, insomma, non solo come problema manutentivo ma come risorsa progettuale. La cura e la valorizzazione delle aree verdi sono elementi vitali delle nostre città e dobbiamo riservar loro l’attenzione che meritano, anche per la sensibilità che molti cittadini hanno a riguardo. Lo comprendiamo non solo dalle segnalazioni che arrivano ma, anche, dalla disponibilità ad attivarsi in prima persona.

Con l’Istituto Stanga, citato dal consigliere Ventura, è in corso un progetto di collaborazione, tramite le Serre comunali, grazie al quale vengono coltivate piante e fiori che ornano aiuole e giardini della nostra città (e che, purtroppo, vengono spesso danneggiate o asportate da ignoti). Noi consideriamo importante tale collaborazione e, a tal proposito, ho già incontrato i responsabili dell’Istituto per il progetto, garantendo loro la continuità del nostro impegno e auspicando la crescita di nuovi rapporti di collaborazione, nel rispetto dell’autonomia dell’istituzione scolastica. Altre sono le collaborazioni attualmente in corso su questo versante e intendiamo estenderlo.

Per questo, nelle linee di mandato, abbiamo assegnato un ruolo di rilievo alla valorizzazione del Regolamento sui Beni comuni, che consente disciplinare l’impegno di associazioni e cittadini finalizzato alla cura e al rispetto degli spazi pubblici, anche quelli verdi, realizzando progetti condivisi e patti di collaborazione con il Comune per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani. Concludo ricordando che la cura del verde pubblico ha costi sempre crescenti, anche a causa del positivo incremento che queste aree hanno fatto registrare negli ultimi anni, e che l’attività fornita volontariamente da vari soggetti, che auspichiamo sia in crescita, potrà concorrere e supportare, ma non in alcun modo sostituire, l’organizzazione strutturale degli interventi che compete all’Amministrazione comunale nelle sue articolazioni.

Rodolfo Bona

Assessore alla Politiche della partecipazione, al Verde, all’Attenzione alle piccole cose e ai Percorsi sulla Costituzione del Comune di Cremona

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