Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 04.07

INPS CREMONA OSSERVATORIO PRECARIATO – NUOVO FOCUS INCENTIVI OCCUPAZIONE

OCCUPAZIONE CON INCENTIVI +28% NEL 2020 NONOSTANTE IL FORTE CALO DELLE ASSUNZIONI

| Scritto da Redazione
INPS CREMONA OSSERVATORIO PRECARIATO – NUOVO FOCUS INCENTIVI OCCUPAZIONE

INPS CREMONA OSSERVATORIO SUL PRECARIATO – NUOVO FOCUS INCENTIVI ALL’OCCUPAZIONE

OCCUPAZIONE CON INCENTIVI +28% NEL 2020 NONOSTANTE IL FORTE CALO DELLE ASSUNZIONI

Un nuovo Focus statistico dell’Inps che analizza le principali misure di incentivazione all’occupazione sarà presente da questo mese, con cadenza trimestrale, nella pagina web dell’Osservatorio sul precariato. L’obiettivo è fornire un ulteriore spunto per la gestione delle policy di questi strumenti, alla luce anche della centralità del tema dell’occupazione per le strategie di ripresa e crescita strutturale del Paese.

 Da questo primo report emerge come, nonostante il periodo di emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid19 abbia determinato nel 2020 un calo delle assunzioni e variazioni contrattuali, rispetto al 2019 lo scorso anno si è registrato un aumento del numero di rapporti di lavoro che hanno beneficiato di agevolazioni contributive (+28%) e l’incidenza sul totale dei rapporti interessati è stata del 15%, pari a 1 milione di attivazioni su 6,5 milioni.

 La crescita dei rapporti incentivati è dovuta principalmente all’attivazione negli ultimi mesi del 2020 degli incentivi previsti dal DL 14 agosto 2020 n.104, in particolare all’esonero per le assunzioni a tempo indeterminato (art. 6) e all’agevolazione per le aree del Mezzogiorno (Decontribuzione Sud, art.27) che hanno riguardato in totale più di 400mila rapporti di lavoro. Diversamente, l’esonero per le assunzioni a tempo determinato o stagionali nei settori del turismo e stabilimenti termali (art. 7) ha avuto scarse adesioni, probabilmente scontando ritardi rispetto alla stagionalità del lavoro e agli adempimenti previsti dalla norma stessa.

 Nel primo trimestre 2021 si registra ancora un aumento dei rapporti agevolati dovuto essenzialmente all’estensione anche al 2021 dell’esonero Decontribuzione Sud, che ha interessato più di 220 mila nuovi rapporti di lavoro. Le agevolazioni dell’Esonero giovani e dell’Incentivo Donne invece, introdotte dalla L. 178/2020 e per le quali è previsto un esonero totale, non sono ancora rilevabili in quanto si è in attesa dell’autorizzazione da parte della Commissione europea, solo a seguito della quale potrà effettuarsi l’emanazione della circolare attuativa Inps che le possa rendere operative.

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI

 A maggio 2021 autorizzate 217 milioni di ore, di cui il 99% per COVID-19

 Da aprile 2020 autorizzate 5,4 miliardi di ore per emergenza sanitaria

Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate nel mese di maggio 2021 sono state 30,7 milioni, quasi interamente riferite alla causale “emergenza sanitaria COVID-19”. La variazione congiunturale rispetto al precedente mese di aprile, nel corso del quale erano state autorizzate 50,1 milioni di ore, è del -38,6%. A maggio 2020 le ore autorizzate sono state 224,1 milioni.

La CIG straordinaria è stata autorizzata per 10,2 milioni di ore, di cui 861mila per solidarietà, con un decremento del 41,8% rispetto a maggio 2020 (17,6 milioni). Rispetto ad aprile 2021 si registra una variazione congiunturale del +35,4%.

Gli interventi di CIG in deroga a maggio 2021 sono stati pari a 75,1 milioni di ore, con una variazione congiunturale del 15,9% rispetto ad aprile 2021. Nel mese di maggio 2020 erano state autorizzate 231 milioni di ore, con una variazione tendenziale del -67,5%.

Per i fondi di solidarietà sono state autorizzate 101,1 milioni di ore, con un incremento del 24% rispetto ad aprile. La variazione congiunturale rispetto a maggio 2020, per il quale sono state autorizzate 398,3 milioni di ore, è del -74,6%.

 Analisi autorizzazioni per emergenza sanitaria

Nel periodo dal 1° aprile 2020 al 31 maggio 2021 sono state autorizzate complessivamente 5.415,2 milioni di ore di cassa integrazione con causale COVID-19: 2.336,3 milioni per la CIG ordinaria, 1.910,3 milioni per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 1.168,6 milioni per la CIG in deroga.

Nel mese di maggio 2021 – rispetto al totale di 217,2 milioni – per la sola causale “emergenza sanitaria COVID-19” sono state autorizzate 204,9 milioni di ore tra CIG ordinaria, assegno ordinario dei fondi di solidarietà e CIG in deroga, con un incremento del 5,8% rispetto alle ore autorizzate ad aprile 2021.

Le autorizzazioni per la CIG ordinaria si riferiscono a 10.337 aziende per un numero di ore pari a 28,9 milioni, 101 milioni di ore per l’assegno ordinario sono state autorizzate a 33.128 aziende e 75 milioni per la CIG in deroga a 104.626 aziende.

La cassa integrazione ordinaria ha interessato soprattutto i settori “metallurgico” con 6,5 milioni di ore autorizzate, “fabbricazione di autoveicoli, rimorchi, semirimorchi e mezzi di trasporto” con 3,9 milioni, “costruzioni” e “fabbricazione di macchine e apparati meccanici ed elettrici” con 3 milioni, “industrie tessili e abbigliamento” e “trasporti magazzinaggio e comunicazioni” con 2,8 milioni: tutti questi settori assorbono complessivamente il 76% delle autorizzazioni di maggio.

Per la cassa integrazione in deroga, il settore con il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio” con 33,4 milioni; seguono “alberghi e ristoranti” con 20,7 milioni, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 7 milioni: i tre settori assorbono complessivamente l’82% delle ore autorizzate nel mese di maggio per la CIGD.

Le ore autorizzate nei fondi di solidarietà sono state 35,5 milioni per il settore “alberghi e ristoranti”, 18,6 milioni per “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” e 17 milioni per il “commercio”.

Sempre considerando il solo mese di maggio 2021, la Campania è la regione che ha avuto il maggior numero di ore autorizzate di CIG ordinaria, 5,5 milioni; seguono Puglia ed Emilia Romagna con rispettivamente 5,3 milioni e 3,7 milioni.

Per la CIGD, le regioni con il maggior numero di ore sono state la Lombardia con 15,7 milioni, il Lazio con 9,4 milioni e il Piemonte con 7,6 milioni.

Le autorizzazioni per i fondi di solidarietà si concentrano in Lombardia (20,4 milioni di ore), veneto (13,7 milioni), Lazio (11,4 milioni) ed Emilia Romagna (7,9 milioni).

 

 

 

 

 

 

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