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"ITALIANI PAGLIACCI": ECCO PERCHE BERSANI NON DEVE FIDARSI DELLA SPD AMICA DI PUTIN

| Scritto da Redazione

 

Il Segretario dei socialdemocratici tedeschi contestato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per la goffa critica all'esito delle Elezioni Parlamentari italiane. Ma la SPD farebbe bene a guardare in casa propria prima di attaccare gli Italiani

"Dare del cornuto all'asino quando si è bue" dice il saggio detto orientale. Mai come oggi questa filosofia è valida per calibrare il rapporto politico tra Italia e Germania.

Nella giornata di mercoledì, 27 Febbraio, il Segretario del Partito SocialDemocratico tedesco -SPD-  Peer Steinbruck, ha definito la politica italiana come dominata da pagliacci e comici, provocando una crisi internazionale.

Preso atto delle parole di Steinbruck, il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, in visita ufficiale in Germania, ha annullato la visita con il Segretario SPD, candidato Cancelliere alle prossime Elezioni Federali tedesche.

La mossa di Napolitano per gli italiani e gli europei è degna di plauso. Seppur non ufficialmente, il Capo di Stato Italiano ha dato un chiaro segnale al candidato Cancelliere tedesco su come la politica estera vada condotta, sopratutto nei confronti dei Paesi UE.

Se da un lato è vero -e preoccupante- che il Leader del primo partito alla Camera e quello della terza coalizione in Parlamento -Beppe Grillo e Silvio Berlusconi- sono rispettivamente un comico di professione e un imprenditore populista scesi in politica per scopi più o meno chiari, dall'altro è certo che costoro sono stati votati con i mezzi della democrazia.

E la volontà del popolo  va rispettata, anche quando essa penalizza una coalizione responsabile, come quella guidata da Pierluigi Bersani.

Quella di Steinbruck, dunque, non è una semplice opinione -per certi versi condivisibile- ma una gaffe originata da una brusca intromissione negli affari interni di un Paese sovrano e membro UE, come l'Italia.

La situazione politica italiana è si difficile e complicata per via del largo sostegno goduto da forze populiste, ma ciò non legittima il candidato Cancelliere a gettare fango sul nostro Paese: sopratutto se in casa propria permangono personalità che contribuiscono al crollo dell'Europa sul piano energetico.

Il Predecessore di Steinbruck è infatti Henning Voscherau: Segretario della SPD, posto nel 2012 dal Presidente russo, Vladimir Putin, a capo del Southstream: gasdotto, contrastato dalla Commissione Europea, progettato dalla Russia per aumentare la dipendenza dell'Europa dalle forniture di gas del Cremlino, ed arrestare la realizzazione di progetti UE volti a diversificare gli approvvigionamenti di oro blu attingendo direttamente dai serbatoi dell'Azerbaijan.

Prima di Voscherau, Capo della SPD è stato Gerhard Schroder: ex-Cancelliere -in ottimi rapporti anche con Berlusconi- che, terminato il mandato alla fida del Governo tedesco, è stato nominato sempre da Putin a capo del NordStream.

Questo altro gasdotto è stato costruito da Mosca nel 2012 sul fondale del Mar Baltico per incrementare la dipendenza UE dalle forniture di gas della Russia, ed impedire il varo di una comune politica energetica europea.

La cooperazione dei predecessori di Steinbruck con Putin -noto avversario del rispetto dei diritti umani e della democrazia- che in campo energetico sta penalizzando l'Unione Europea è una zavorra che rende le critiche rivolte agli italiani sterili.

Tutta un'altra pasta quella di Voscherau e Schroder rispetto al Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz: persona che, sopratutto in Ucraina nei comfronti del vado Tymoshenko,  sta dimostrando con serieta di voler tutelare per davvero l'interesse dell'UE, e la difesa di diritti umani e democrazia nel Mondo.

Ben più elegante di quello di Steinbruck è stato anche l'approccio nei confronti dell'Italia del Cancelliere tedesco Angela Merkel.

La leader dei cristiano-democratici della CDU, dopo avere criticato le politiche dei Governi Berlusconi, ha rispettato l'esito delle urne italiane, e si è detta pronta a cooperare con un esecutivo varato da Bersani, nonostante la vicinanza del Segretario PD con la socialdemocrazia tedesca.

La reazione della Germania è esemplificativa di quali sono i veri alleati di Bersani in Europa. Per il centrosinistra italiano appare sempre più possibile cooperare con i socialisti francesi di Hollande -che, così come Bersani, sostengono un incremento della spesa pubblica per dare ossigeno a lavoro ed economia- ma diffidare della SPD tedesca, e vedere nella Germania il Cancelliere Merkel come unico serio interlocutore per mantenere il nostro Paese totalmente integrato in Europa.

È giunto il tempo di leader politici seri e competenti. In Italia, tra gli altri, si può contare solo su Bersani e Napolitano. In Germania, in base a quanto quanto accaduto, un centrosinistra serio ed europeista oggi può contare solo sulla Merkel.

Matteo Cazzulani

 

Questo articolo riflette un'opinione privata dell'autore, e non quella della redazione.

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