Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.59

La bicicletta è da usare 365 giorni all'anno

| Scritto da Redazione
La bicicletta è da usare 365 giorni all'anno

LA BICICLETTA DEVE TORNARE AD ESSERE PARTE DELLA NOSTRA VITA, 365 GIORNI ALL'ANNO". L'UISP RILANCIA LE DUE RUOTE SOSTENIBILI. Interviene F. Fossati
"La bicicletta può tornare ad essere un elemento del progetto di vita di tutti noi. 365 giorni l’anno. Questo è lo spirito con il quale è nata Bicincittà. L’idea è quella di rendere i luoghi urbani vivibili, attraversabili, conoscibili attraverso il ritmo il tempo le caratteristiche della bicicletta”. Queste le parole di Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp, intervenuto martedì 3 maggio a Roma, nel corso del pomeriggio di confronto sulla cultura delle due ruote organizzato dall’Uisp. “Il bello, il brutto e il cattivo…della bicicletta” il titolo dell’iniziativa. Cultura del movimento sostenibile, politiche urbanistiche, doping, diffusione della pratica tra le nuove generazioni, queste alcune delle tematiche trattate in maniera schietta e diretta dai partecipanti: “ciclo-giornalisti”, esperti, rappresentati del mondo Uisp, del Coni e delle istituzioni.

“Si sollevano problemi politici di prima grandezza nell’affrontare il tema della bicicletta nelle città – ha aggiunto Fossati - Vuol dire ripensare l’urbanistica della città, le scelte di sviluppo che ci sono state, non è semplicemente un problema di piste ciclabili. La domanda da porci è: quale gerarchia abbiamo in testa quando progettiamo le nostre città? Se in questa gerarchia viene prima il cittadino che si sposta dobbiamo trarre le conclusioni e pensare che le strade si fanno per i cittadini che vogliono camminare e andare in bicicletta. Le nostre città avrebbero bisogno di un ridisegno complessivo. Andrebbe fermato un attimo lo sviluppo delle nostre città. Servirebbe un grande piano per rendere il territorio del nostro paese “friendly”, accogliente e sicuro per i ciclisti”.

Altro tema affrontato da Fossati il rapporto tra il ciclismo, inteso come disciplina sportiva, e la bicicletta, intesa come cultura e stile di vita. “La storia dell’Uisp dimostra che si può partire dal ciclismo e scoprire la bicicletta – ha aggiunto il presidente Uisp – L’Uisp ha lambito anche l’agonismo, ma negli anni è cresciuto il movimento delle gran fondo e dei raduni cicloturistici. Oggi abbiamo tante esperienze come queste che sono lo strumento per conoscere il territorio, le qualità, i prodotti locali, il modo di vivere, i comportamenti sociali”. Ma queste due storie possono convivere.
(F.Se.)

fonte: uisp

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