Egregio direttore , Il comune di Nazzano, ha applicato la Cosap per l’occupazione di suolo pubblico causato da un evento franoso. Con una stangata da 160 mila euro L’ultima invenzione fiscale, Italica, è l’imposta sulle frane. L’ha pensata il comune di Nazzano, un paese in provincia di Roma, il quale, dopo che una strada comunale posta all’interno del parco Naturale Tevere Farfa, è stata sommersa da una frana di terriccio, massi e alberi, ha deciso di «multare» il parco applicando la Cosap, l’imposta che colpisce l’occupazione di suolo pubblico. Siamo alle comiche finali in un paese alla sbando, caratterizzato dal dissesto idrogeologico e dagli innumerevoli fenomeni franosi, in un paese sprecone, che non riesce ha tagliare le spese improduttive dove gli scandali delle opere incompiute la fanno da padroni , e dove impunemente i consiglieri regionali di tutte le regioni che dilapidano le casse delle regioni utilizzando soldi pubblici per i loro bisogni personali, la fanno franca e vengono addirittura rieletti, in un paese dove la corruzione dilaga, non si ha di meglio che inventare la tassa sull’occupazione di suolo pubblico dovuto ad una frana, nell’attesa che applichino la tassa sulle alluvioni, e con la stessa filosofia, facciano pagare la tassa di occupazione sul suolo pubblico nel caso che un aereo precipiti, la saluto cordialmente
Elia Sciacca (Cremona)