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La Germania cresce, l'Italia no

| Scritto da Redazione
La Germania cresce, l'Italia no

Roma, 22 maggio 2012. Tutti contro il "rigore" della Germania? Sembrerebbe di si. Insomma, sembra che il destino della Germania sia quello di trovarsi contro tutti. Pero' la Germania ha i conti pubblici in ordine, l'inflazione e' bassa, e' in crescita economica, il sistema delle infrastrutture efficiente, il servizio sanitario efficace e un piu' che buono tenore di vita. Il tutto grazie, anche, alla politica dell'allora cancelliere Schroeder che, nel 2003, avvio' la riforma del welfare e del mercato del lavoro: lavoro impopolare che porto' alla sconfitta elettorale dello stesso Schroeder. Oggi, pero', la Germania deve ringraziare quel cancelliere se e' in questa situazione economica. Certo la Germania, o meglio la cancelliere Merkel, non puo' fare la maestrina, bacchettando questo o quel Paese, visto che ha pensato bene a tutelare gli interessi tedeschi a scapito di altri.

Ci domandiamo perche' non sia possibile abbinare rigore e crescita e perche' qualcuno li vede in antitesi. In Italia le misure fiscali stanno dissanguando cittadini, famiglie e imprese. Siamo in attesa di veri provvedimenti per il "Cresci Italia". Appena si parla di liberalizzazioni, di riforma del welfare e del mercato del lavoro, di razionalizzazione della spesa pubblica, si levano al cielo alte grida di protesta: si manifesta e si colpevolizza chi vuole riformare il "sistema Italia".

Siamo cosi', ma cosi' non se ne esce. 

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

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Ufficio stampa: Tel.055290606 – Email: ufficiostampa@aduc.it

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