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La polizia municipale di Cremona premiata dall’ANCI

| Scritto da Redazione
La polizia municipale di Cremona premiata dall’ANCI

IL PREMIO ANCI SICUREZZA URBANA AL POLIZIA MUNICIPALE DI CREMONA
Il Corpo della Polizia Municipale di Cremona ha ricevuto il Premio ANCI Sicurezza Urbana. La cerimonia si è svolta questa mattina alla Fiera di Bologna nell’ambito della presentazione del rapporto annuale sull’attività della Polizia Municipale a chiusura della XXIX assemblea annuale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Il prestigioso riconoscimento, consegnato da Graziano Delrio, presidente dell’ANCI nazionale, è stato ritirato dal Comandante Fabio Sebastiano Germanà Ballarino, accompagnato dal presidente del Consiglio comunale Alessio Zanardi, in rappresentanza del sindaco Oreste Perri, e dall’agente Franco Sforza.

“Quando nei giorni scorsi mi è stato comunicata questa bella notizia - dichiara al riguardo il sindaco Perri nella sua veste di assessore alla Sicurezza - ho chiesto al Comandante Germanà Ballarino di manifestare a tutti gli ufficiali e agli agenti del Corpo della Polizia Locale il mio più sincero ringraziamento. Un riconoscimento quello dell’ANCI che va a premiare la progettualità innovativa attivata dal Corpo di Polizia Locale di Cremona nell’ambito di un progetto di vicinanza ai quartieri periferici e per contrastare il degrado e l’insicurezza percepita. Si tratta di un accordo di collaborazione con ALER con il quale è stato possibile garantire un intervento della Polizia Locale anche nelle aree comuni e cortilizie degli stabili e alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il premio che questa mattina è stato consegnato al Comandante Germanà Ballarino - il sindaco – è la dimostrazione che è stata apprezzata, a livello nazionale, l’attività svolta dai nostri agenti, un’attività che ha dato, da subito, degli ottimi risultati, ed ha ottenuto il gradimento dei residenti nei quartieri periferici.”

Dal canto suo il Comandante Fabio Sebastiano Germanà Ballarino fa presente che a Bologna sono emersi attenzione ed interesse per l’esperienza attuata a Cremona, con espressioni di elogio verso il nuovo ruolo sociale che, in questo modo, viene svolto dalla Polizia Locale, un ruolo che si manifesta soprattutto nella prossimità, nella vicinanza, nell’ascolto dei cittadini in un’atmosfera di collaborazione e di integrazione sociale.

 

Da anni la Polizia Locale dei Comuni ha sperimentato azioni di prossimità e di comunità con l’obiettivo di porsi in una posizione più vicina ai cittadini, così da coglierne, con efficacia e tempestività, bisogni ed aspettative di vivibilità. Questo è avvenuto con maggiore impulso nei quartieri peritici, dove la Polizia Locale ha progettato la propria presenza e strutturato il proprio servizio iniziando dall’ascolto dei problemi, in modo da delineare le soluzioni più efficaci. Attraverso questa impostazione infatti, è possibile migliorare il controllo del territorio anche attraverso la partecipazione dei cittadini.

In quest’ottica si inquadra la progettualità della Polizia Locale di Cremona che ha visto, per la prima volta in modo sistematico, la presenza del vigile di quartiere all’interno degli stabili di edilizia residenziale pubblica (ERP), per monitorare e gestire, anche attraverso la messa in rete con il Settore Servizi Sociali, la conflittualità e le problematiche di convivenza tra cittadini italiani, stranieri, anziani, diversamente abili e così via. A partire dai quartieri più problematici della città, dove sono presenti edifici ERP, la Polizia Locale ha iniziato un’azione di analisi raggiungendo ogni famiglia residente. E’ stata attivata una forma speciale di collaborazione tra ALER e Polizia Locale, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico per la messa a punto delle procedure e delle tempistiche, allo scopo di realizzare una sorta di modello procedurale per le segnalazioni delle inadempienze ai regolamenti condominiali che mettono a rischio la vivibilità negli stabili. Così facendo, alle censure scritte operate dagli agenti, sono seguite con puntualità azioni sanzionatorie nei confronti degli inadempienti da parte dell’ente gestore.

 

In questo modo la sfera di competenza della Polizia Locale ha potuto estendersi a tutti gli spazi comuni dei complessi ERP, dove molto spesso si verificano situazioni che possono rappresentare un ostacolo alla sicurezza urbana, quali, ad esempio, l’abbandono di veicoli o l’accumulo di rifiuti.

 

In questo modo gli agenti della Polizia Locale possono contribuire e garantire una maggiore vivibilità anche all’interno di questi condomini, sia attraverso una presenza finalizzata alla mediazione dei conflitti, sia attraverso un’efficace azione di contrasto di quei comportamenti, a volte totalmente impuniti, che ledono i diritti delle persone. Tutta questa attività ed azione di monitoraggio svolta è stata “misurata” attraversi questionari di customer satisfaction che hanno messo in risalto l’alto gradimento dell’iniziativa.

 

Cremona, 20 ottobre 2012

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