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La sinistra sociale cremonese parteciperà a Roma all’assemblea Nazionale al ‘Brancaccio’

Una delegazione cremonese della sinistra sociale di cittadinanza attiva parteciperà domenica 18 giugno all'Assemblea Nazionale promossa a Roma presso il Teatro Brancaccio. Sulla base delle conclusione dell'assemblea, gli aderenti cremonesi promuoveranno una campagna di raccolta delle adesioni individuali per la costituzione del Comitato Promotore Locale e la convocazione di una prima Assemblea Provinciale Costituente.

| Scritto da Redazione
La sinistra sociale cremonese  parteciperà a Roma all’assemblea Nazionale al ‘Brancaccio’

Il testo del comunicato che ci è stato inviato e le adesioni

Verso un'alleanza popolare per la democrazia e l'eguaglianza : aderiamo all'Appello di Anna Falcone e Tomaso Montanari. ANCHE DA CREMONA, INSIEME DAL BASSO UNITI E DIVERSI,PER UNA SOGGETTIVITA' POLITICA NUOVA DI/A/DA SINISTRA dall'Assemblea Nazionale a un Comitato Promotore Territoriale

Siamo donne e uomini liberi ed eguali, cittadine e cittadini attivi nella comunità locale in differenti esperienze di impegno nello spazio pubblico.

Siamo stanchi di questa politica politicante, ridotta al teatrino mediatico di conformismi e populismi, regno di notabili e opportunisti, ostaggio di lobbies e comitati d'affari. Una politica occupata da partiti personali e/o proprietari, intreccio di interessi particolari, asservita ai grandi potentati.

Siamo stanchi di questa politica forte coi deboli e debole coi forti. Prona ai diktat del mercato e alla legge del profitto, omologata nell'ortodossia al pensiero unico neoliberista e nella funzionalità alla globalizzazione del capitalismo finanziario.

Una politica mainstream capace solo di produrre politiche di allargamento delle diseguaglianze, impoverimento della società, devastazione del territorio, dissipazione delle risorse, mercificazione delle relazioni umane e della vita, diffusione della violenza e della guerra

Nell'eclissi della politica, si svuotano le stesse forme della democrazia e si distrugge la stessa credibilità delle Istituzioni, mentre l'allargamento del divario tra governanti e governati avvicina il pericolo di un abisso plebiscitario e apre le porte a nuove forme di autoritarismo nazionalista.

Non è più possibile stare a guardare, accontentarsi di coltivare il proprio orticello, limitarsi a buone pratiche frammentate e disperse.

Occorre riprenderci il nostro presente per cambiare il futuro. Occorre smettere di essere spettatori di uno show, tifosi di una partita degenerata sulla pelle delle persone. A partire dalle nostre esperienze quotidiane e dal nostro impegno sociale, siamo chiamati ad accettare la sfida di misurarci anche sul terreno della politica istituzionale per portarvi la voce, i valori, gli interessi, i bisogni dei tanti e non dei pochi.

Occorre farlo finalmente fuori da ogni politicismo, oltre il gioco inutile delle vecchie formule e delle sterili topografie politichesi espressione delle logiche del ceto politico e non dei bisogni delle persone, interessate più a riprodurre schieramenti contraddittori che a proporre programmi dirimenti, attente a conservare assetti insostenibili anzichè a generare cambiamenti indispensabili.

 

 

Il tempo è ora!

Per questo, qui e ora, accogliamo con grande interesse e attiva motivazione la proposta lanciata oggi da Anna Falcone e Tomaso Montanari, figure innovative di alto profilo culturale e di forte indipendenza politica, protagonisti della grande battaglia vittoriosa dei comitati per il No alla contro-riforma Renzi-Boschi e per la difesa e l'attuazione della Costituzione.

Un appello inedito, semplice, coerente, libero da ambiguità e tatticismi, per l'avvìo del processo costituente di una nuova esperienza di partecipazione popolare capace di riconnettere l'impegno civile, sociale e politico nel protagonismo di tante cittadine e tanti cittadini impegnati nei comitati e nei movimenti, nelle associazioni e nelle reti, nelle organizzazioni sociali e sindacali, che possa vedere anche la confluenza delle realtà politiche disponibili.

Un percorso aperto partecipato creativo dal basso, dalle persone, dalla società e dai territori, verso la costruzione di una soggettività politica nuova, unitaria e plurale di/a/da sinistra per l'alternativa: una “alleanza popolare per la democrazia e l'eguaglianza” che nasca per animare la causa intransigente dei diritti e della dignità del lavoro, della promozione delle culture e del sapere critico, dei diritti sociali e di un welfare universale, delle differenze di genere e delle libertà civili, dell'accoglienza e della convivenza interetnica, della condivisione e della solidarietà, dei beni comuni e dei servizi pubblici, della riconversione umana ed ecologica dell'economia, della rigenerazione ambientale e della riqualificazione del paesaggio, della nonviolenza e della cooperazione, dei diritti umani per tutti gli individui e della pace nella giustizia per tutti i popoli.

Una soggettività nuova della sinistra in Italia che lotti per tutta un'altra Europa dei cittadini e dei popoli, democratica e federale, contro l'anti-Europa dei trattati e della Trojka, alleandosi naturalmente con le forze della nuova Sinistra Europea, da Podemos a Syriza, dalla Linke a France Insoumise, dal Sinn Fein al Bloco de Esquerda, dialogando anche con il ritrovato Labour di Jeremy Corbin e con il nuovo socialismo americano di Bernie Sanders.

E dunque, una Sinistra di tutte e di tutti, che si ponga in alternativa al Pd e alle altre vecchie forze fallimentari della fu-socialdemocrazia europea, che muova dalla critica radicale e definitiva del vecchio centrosinistra subalterno al paradigma neoliberale e artefice delle politiche monetariste e di austerità degli ultimi venti anni, dalle grandi privatizzazioni allo smantellamento dello stato sociale, dal Trattato di Maastricht al Fiscal Compact, dalle guerre “umanitarie” all'obbligo del pareggio di bilancio, fino alle ultime controriforme renziane dal Jobs Act alla Malascuola, dallo Sblocca Italia alla Controriforma Boschi, dalla illegittima difesa ai dispositivi Minniti-Orlando contro migranti e marginali, allo scippo referendario con la truffa dei nuovi voucher.

Con questo spirito, con queste aspettative raccogliamo e rilanciamo l'appello Falcone-Montanari, confidando che possa costituire l'innesco generativo di una diffusa confluenza per l'insorgenza di nuovo radicalismo democratico per tante e tanti anche nella nostra provincia.

Con questa volontà e questa determinazione parteciperemo domenica 18 giugno alla grande Assemblea Nazionale a Roma al Teatro Brancaccio.

Dichiarando collettivamente e pubblicamente la nostra scelta di adesione, ci impegnamo fin d'ora a metterci a disposizione di quanti, singoli cittadini e organizzazioni sociali vorranno condividere anche a Cremona l'avvìo del percorso unitario, senza primazie né esclusivismi, a partire dalla raccolta delle adesioni individuali per la costruzione di un Comitato Promotore ampio e plurale e la convocazione di una prima Assemblea pubblica territoriale.

NOI CI SIAMO!

Cremona, 14 giugno 2017

Diego Antonioli, volontario movimento per la pace-Massimo Bondioli, volontario comunità di accoglienza-Giampiero Carotti, attivista movimento beni comuni-Monia Castelli, attivista sindacale precari e migranti-Gianmario Confortini, volontario sport solidale-Cosetta Erinaldi, attivista sindacale territoriale-Gigi Rossetti, attivista di reti e movimenti sociali-Laura Rossi, promotrice economia biologica solidale-Guido Vaudetto, attivista movimenti ambientalisti

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