Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 13.51

LE GUERRE E LA POLITICA | M.Superti

| Scritto da Redazione
LE GUERRE E LA POLITICA | M.Superti

La storia ci riferisce che un noto personaggio di fine ottocento abbia detto che la guerra è sempre  la politica  ma proseguita con altri mezzi.

In effetti nella Germania ,ante prima guerra mondiale ,si erano sviluppati settori della vita pubblica che inneggiavano alla guerra per stabilire , una volta per tutte, un primato in campo politico e militare nell’ ambito europeo, ma non solo.

Ne approfittarono i militari che non hanno mai nascosto la loro intenzione di arrivare alla instaurazione di una sorta di dittatura nel mondo germanico.

Così pensavano di arrivare al potere, non certo di natura democratica, e da lì dominare il mondo.

Ma come si sa non è andata così.

Più  o meno successe anche prima della seconda guerra mondiale.

Hitler pervenne al potere con metodi “ democratici” e subito , ma anche prima, ne fece l’uso che tutti conosciamo.

Sappiamo anche che lo stesso dittatore non avrebbe avuto alcun successo vero se non avesse , da subito, blandito la casta dei militari, ai quali non sembrava vero che fosse loro servito su un piatto d’oro il pasto che non avevano consumato con la “Grande Guerra”.

La casta , nella sua maggioranza, partecipò al banchetto iniziale anche se, con molta fatica, cercò di sopportare le invettive e idee balzane di tattica militare a loro imposte da Hitler.

E fu una fortuna per tutti noi perché, come si sa , la personalità  instabile e paranoica del dittatore portò a prendere decisioni tattiche e strategiche  disastrose per l’esercito germanico.

Va subito notato e ricordato che nella casta dei militari erano presenti anche personaggi  del nobile mondo germanico.

Nobile  , spesso due volte, perché provenienti dal mondo della antica nobiltà sociale  ma anche perché  espressione di nobili sentimenti  e  pervasa da rigore morale ed anche religioso.

Basterebbe la citazione del colonnello Von Stauffenberg che prima di tentare l’attentato a Hitler si recò  in preghiera presso la sua abituale chiesa di riferimento.

Innumerevoli poi i personaggi del mondo civile e religioso ,che in ogni modo, cercarono di opporsi alla demenziale corsa alla guerra.

Ora non ci resta che porre nel dovuto risalto il comportamento di altri attori delle due guerre , peraltro in posizione di contrasto  e di lotta  accanita contro le invasioni  militari  subite .

Tutti i belligeranti  contrapposti alla Germania di Hitler  hanno avuto un peso notevole nella conduzione della prima e della seconda guerra  mondiale.

Ma un fatto è stato determinante: l’intervento degli Stati Uniti sia nel primo che nel secondo caso.

Dal “Nuovo Mondo” è venuta una lezione di democrazia partecipata che tutti ricordiamo , e ne stiamo ancora beneficiando.

Ritornando poi  alla prima allocuzione potremmo ora adattare il motto: la finanza e l’economia  sono la prosecuzione della politica con altri mezzi.

E ancora una volta , pare, che intervengano gli Stati Uniti che  metteranno sul piatto europeo una bella manciata di dollari.

Il tutto per acquistare titoli di stati europei in crisi di liquidità.

E ciò per far ripartire l’economia del “vecchio mondo” , che ancora una volta non riesce ,da solo , a rendersi conto che il rigore eccessivo imposto da qualche stato , per il momento ancora in forma,  non può portare da nessuna  parte.

Può solo portare al disastro  economico e sociale.

Come dire:  lo Zio Sam è tornato in campo per la terza volta.

E sarà un beneficio anche per loro.

Cordialità e buon lavoro.

MARIO SUPERTI

CREMONA

2013-06-14

 

 

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