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Le promesse dell'ex cavaliere RAR

| Scritto da Redazione
Le promesse dell'ex cavaliere RAR

In campagna elettorale si impegnò per l'abolizione dell’IMU e per il rimborso della tassa pagata nel 2012, con una forzatura amministrativa che non teneva conto di priorità più urgenti. Ora pretende che l'attuale governo mantenga la parola che Berlusconi ha impegnato, anche se ora si tratta della parola di un evasore fiscale che ha utilizzato i quattrini dei piccoli risparmiatori, acquirenti di azioni mediaset,

per acquistare diritti cinematografici con fatturazioni false, alterate, gonfiate a dismisura, e  con  l’incasso della differenza per centinaia di milioni di euro, ovviamente mantenuti all’estero in conti segreti, ma accertati dalla magistratura.

Lo affermano tre gradi di giudizio, coerenti nella condanna.

L'ex cavaliere non teme di esporre la sua immagine come pubblico evasore, con l'aggravante della carica ricoperta, teme l'immagine per una promessa non mantenuta, come se fosse la prima volta che propina promesse fasulle in cambio di consensi elettorali.

Che dire delle promesse fatte in una solo pomeriggio a Lampedusa, quando turlupinò gli isolani promettendo loro il premio Nobel per la Pace, la costruzione di un casinò che avrebbe chiamato un turismo d'elite, allettato anche del campo da golf anch'esso promesso.

Il pudore della sua immagine è quanto di più relativo si possa immaginare, specialmente alla luce della memoria corta, a comando, degli italiani: dobbiamo, o dovremmo ricordare l'impegno di abolire l'IMU anche contro l'interesse dei giovani, dello sviluppo  e dimenticare tutte le altre promesse non mantenute.

Sostiene, insieme alle fedelissime, che il risparmio dell’IMU metterebbe in circolazione il montante di 4 miliardi che sarebbero spesi in consumi.

Ma perchè non abolire il gioco d’azzardo che blocca ben 80 miliardi di euro, rovinando famiglie e concedendo al fisco solo una minima parte, non superiore al 5% dell’ìntero montante?  Gli 80 miliardi che il popolo giocatore risparmierebbe potrebbero ben rappresentare  un mezzo per dilatare i consumi sui quali lo Stato percepirebbe l’IVA.

Ma Berlusconi non vuole essendo la Mondadori  una delle maggiori concessionarie del gioco d’azzardo; concessioni date dal governo Berlusconi alla Mondadori di Berlusconi

Commento inviato il 09-08-2013 alle 16:00 da rosarioamicoroxas

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