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Lettera aperta a Matteo Renzi (che non leggerà mai!) | RAR

| Scritto da Redazione
Lettera aperta a Matteo Renzi (che non leggerà mai!) | RAR

Ti ho già detto di averti votato per le primarie, e di aspettarmi un cenno di riscontro; non è pervenuto nulla, ma, leggo, in compenso i giornali che si occupano di te, di ciò che dici, di ciò che pensi, di ciò in cui credi; ma nulla di ciò che fai, proprio tu, il codificatore della politica del fare. Di parole ne sprechi tante, bastassero le parole per sanare i guai dell’Italia, oggi saremmo la prima nazione del mondo. Se poi alle tue parole dovessimo aggiungere quelle del tuo socio Berlusconi, allora  le sorti nazionale coinciderebbero con il Paradiso Terrestre. Oggi non ti voterei più, neanche per le primarie, visto l’uso che hai fatto di quel mio piccolo, modesto voto, ma era tutto quello che avevo. Le tue contraddizioni non meritano ulteriori commenti; tutta la stampa nazionale e molta di quella estera, hanno esaltato le tue contraddizioni, a cominciare dalla politica del fare, che non fa proprio nulla, ma attende disposizioni dal peggior politico degli ultimi 150 anni, quel politico che la magistratura aveva relegato nelle cantine della politica e che tu hai riportato nel salotto buono, come ospite d’onore.

Che l’associazionismo con Berlusconi sarà la tua rovina politica è un fatto che, ormai mi lascia indifferente… chi è causa del suo mal, pianga se stesso…., ma la rovina che si prospetta coinvole l’intera nazione.  Non hai nemmeno capito l’ultima “bacchettata” dell’UE inerente le eccessive sperequazioni tra la ristretta minoranza dei ricchi, che possiede il 50%  della ricchezza nazionale, pur non rappresentando che il 10% della popolazione.  E’ il frutto del male che si chiama liberismo, che tutela i diritti del pianeta miliardario, senza imporre anche i doveri… cane non mangia cane…. quel liberismo che difende i diritti di pochi mentre mortifica la maggioranza degli italiani.

C’è tanta gente disperata, chi ha perso il lavoro, chi non lo trova e chi si è rassegnato e non lo cerca  nemmeno; poi ci sono i piccoli imprenditori onesti, quelli che pagano le tasse e rimangono soffocati proprio dalle tasse; abbiamo la classe di pensionati al minimo più bistrattato d’Europa; e i giovani ….?  Il massimo che possono augurarsi è di trovare un lavoro lontano da questi lidi, ormai maledetti, ma non tutti possono espatriare, perché occorre conoscenza delle lingue, competenze accertate, capacità affinate in anni di studio, ma lo studio è una chimera per pochi fortunati, così non rimane che rimanere in casa sperando nella longevità dei genitori, mentre  “l’ereditiero” John Elkann li accusa di non voler lavorare e preferire la comoda vita  dei figli di famiglia, con il fratello, ereditieri anche lui Lapo Elkan, che risolve la sua perenne noia con incontri tra travestititi, impasticcandosi per non guardarsi in faccia.

Così non può continuare Matteo, se non ti liberi del capestro berlusconiano ci porterai alla rovina, salvando il pregiudicato dalla bancarotta  con i fondi pubblici e dalla galera grazie al Ministero di Grazia e Giustizia che, in pratica, gli hai messo in mano.

Il popolo italiano, molto spesso identificato come “popolo bove”, ha molta pazienza, come descritto  da Carducci, quando il potente di turno lo pungola

Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento

Giro de' pazienti occhi rispondi.

Ma anche i bovi hanno il diritto di perdere la pazienza, allora non vorrei proprio essere al tuo posto, perché temo proprio che tu sei l’ultima sperimentazione che il popolo concede al potere, dopo di che sarà il popolo a decidere di liberarsi di venti anni di pazienza, scaricando la sua rabbia che finora è stata disperazione suicida, per diventare (lo temo) rabbia omicida.

 

Rosario Amico Roxas

2014-03-07

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