Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 01.19

Libero scambio con il Marocco, “un accordo sciagurato”

| Scritto da Redazione
Libero scambio con il Marocco, “un accordo sciagurato”

L'Assessore Boneschi: “Dall’Europa un duro colpo alla nostra agricoltura, a rischio soprattutto le produzioni di pomodoro”

“Ancora una volta l’agricoltura italiana paga pegno a una politica europea miope e che baratta la sopravvivenza di un comparto strategico per il nostro Paese sull’altare di interessi che nulla hanno a che vedere con il futuro delle nostre imprese agricole e dei nostri consumatori. L’accordo di libero scambio con il Marocco votato dal Parlamento Europeo è troppo squilibrato a favore del mercato africano e delle multinazionali che si nascondono dietro di esso, che ora potranno liberamente inondare il nostro mercato di prodotti a basso e bassissimo costo godendo di privilegi come l’eliminazione di tutte le tariffe doganali su ben oltre la metà delle merci provenienti dal Marocco”. E’ molto critico il commento dell’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Lodi, Matteo Boneschi, sul voto con cui l’Europa ha dato il via libera all’accordo di libero scambio, che farà sentire i suoi effetti soprattutto sui prodotti ortofrutticoli, ma non solo. “Hanno prevalso logiche politiche di apertura incondizionata alle economie dei Paesi del sud del Mediterraneo alla ricerca di nuovi assetti dopo la “primavera araba” e di sudditanza nei confronti delle economie agricole del nord Europa, che risentiranno poco o nulla di questo sciagurato accordo – dice Boneschi -, ma soprattutto ad avere la meglio saranno le grandi multinazionali, che delocalizzando le produzioni in Marocco e potendo contare su una mano d’opera a basso costo, spesso addirittura facendo lavorare i minori, metteranno sul mercato merce che potrà essere venduta a prezzi decisamente inferiori ai nostri grazie anche all’abolizione dei dazi, che resteranno invece in vigore su molte merci europee e italiane dirette in quel Paese. Al di là di qualsiasi lettura, si tratta di concorrenza sleale nei confronti delle nostre eccellenze. A rischio sono soprattutto le produzioni ortofrutticole di qualità italiane, a cominciare dal pomodoro. In queste condizioni è concreto il pericolo di chiusura di imprese, aziende collegate e indotto, con effetti devastanti sulla filiera e la perdita di moltissimi posti di lavoro”.

“A guadagnarne non saranno purtroppo nemmeno i consumatori – sostiene l’Assessore provinciale – perché quelli che troveranno sugli scaffali dei supermercati saranno prodotti agricoli che non rispondono a quei criteri produttivi, ambientali e sanitari garantiti invece dalla nostra filiera. Su questa partita – aggiunge Boneschi – anche il Governo Monti si è mosso in maniera ambigua, rinnegando le perplessità che erano state espresse dal precedente esecutivo. Condividiamo dunque le prese di posizione nettamente contrarie già espresse a più livelli dalle organizzazioni agricole del nostre Paese”.

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