Sono anni che il Partito Democratico chiede che arrivi a conclusione la discussione sulla nuova normativa regionale per le attività estrattive di cava. Ci ha provato nelle precedenti legislature e anche nel corso dell'attuale attività legislativa, a più riprese, ha posto con forza l'attenzione sulla necessità di una revisione della normativa vigente.
"Anche martedì scorso in Consiglio - ha dichiarato Giuseppe Villani - in occasione della discussione sulla legge europea 2015, abbiamo rimarcato questa necessità perché non possiamo continuare a mettere pezze all'operatività odierna dei piani. In questo caso, si trattava di adeguare una legge che avevamo votato solo a ottobre dell'anno scorso e non dobbiamo dimenticare il problema gigantesco che ci siamo trovati ad affrontare con la revisione del Piano cave di Bergamo. Siamo in una situazione di insostenibilità della vecchia legge anche a fronte delle modifiche di architettura istituzionale introdotte dalla Del Rio. Dobbiamo dare certezze al settore: agli operatori, alle istituzioni e alla struttura di governo e controllo. Occorre soprattutto mettere in atto una vera salvaguardia del territorio ricordando che il suolo è una risorsa comune che non può essere oggetto di depauperamento".
Alcuni mesi fa, a seguito delle pressioni del PD, il Consiglio ha votato ad ottobre l'attivazione di un tavolo di lavoro che però langue dopo l'abbandono da parte del PD e del Patto civico di Ambrosoli perché disertato dai componenti della maggioranza. Dice ancora Villani "Non dubito che vi sia chi, anche nella maggioranza, abbia tutte le intenzioni di andare avanti, ma al momento rimane tutto abbastanza vago. Deve esserci un vero chiarimento politico che aiuti il percorso di discussione della nuova legge, perché ricordo che sino ad ora l'unico progetto di legge presentato è il nostro, ma abbiamo sino ad ora lavorato unicamente su un testo degli uffici che non è supportato da nessuna componente politica. Già da aprile proporremo un'accelerazione che aiuti il processo di riforma e misureremo su questo la maggioranza e la giunta Maroni".
