Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 04.05

Lombardia, Coldiretti in difesa del riso italiano. Incontro con prefetti e giunta

Sarà consegnato un documento per il rilancio del settore contro le speculazioni sull'import dai Paesi asiatici

| Scritto da Redazione
Lombardia, Coldiretti in difesa del riso italiano. Incontro con prefetti e giunta

La Coldiretti Lombardia incontra le istituzioni regionali per la difesa del comparto risicolo contro le speculazioni sull’import dai Paesi asiatici. Si comincia domani, giovedì 10 luglio, con la consegna ai prefetti delle province risicole lombarde di un documento per il rilancio del settore.L’appuntamento a Milano è alle ore 11: una delegazione guidata dal presidente regionale Ettore Prandini, dal direttore regionale Giovanni Benedetti e dal presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, Alessandro Ubiali, incontrerà il prefetto Francesco Paolo Tronca. Venerdì 11 luglio la Coldiretti incontrerà la Giunta di Regione Lombardia con il presidente Roberto Maroni e l’assessore all’Agricoltura Gianni Fava per la presentazione del documento e delle proposte per il comparto agricolo. Ogni anno migliaia di tonnellate di riso proveniente dai paesi asiatici, e in particolar modo dalla Cambogia, entra in Europa a dazio zero e a prezzi troppo bassi, mettendo fuori gioco i produttori italiani. In Lombardia, gli scarsi margini di guadagno hanno già convinto molti agricoltori ad abbandonare questa coltivazione a favore di altre più redditizie. Le superfici investite diminuiscono anno dopo anno e migliaia di addetti rischiano di perdere il lavoro. Inoltre – spiega la Coldiretti Lombardia – la tracciabilità del prodotto non è obbligatoria e non esiste una normativa che imponga di scrivere sulle confezioni dove è stato coltivato il riso che compriamo. Al danno economico e sociale per la crisi di un comparto produttivo, si somma quindi la beffa per i consumatori. Per questo – spiega la Coldiretti – serve una nuova legge per la regolamentazione del commercio interno che garantisca non solo il lavoro dei nostri agricoltori, ma anche i cittadini attraverso l’obbligo di indicazione dell’origine e l’etichettatura del riso ma anche che venga tolto il segreto di stato sul nome delle aziende che importano riso straniero. Nel documento che sarà presentato ai prefetti, Coldiretti chiede anche una revisione del funzionamento delle Borse Merci e una corretta valutazione da parte del Governo sull’operatività dell’Ente Nazionale Risi. E’ necessario – conclude la Coldiretti – un provvedimento nazionale che disciplini meglio l’attività di enti e organismi che interagiscono con il settore. L’Italia è il maggior produttore europeo di riso, con più di 14 milioni di quintali annui. La Lombardia rappresenta più del 40% dei 216 mila ettari coltivati a riso a livello nazionale, ma i margini sempre più risicati di guadagno hanno provocato dal 2013 la “cancellazione” di oltre 11 mila ettari coltivati a livello regionale, con una perdita di quasi il 12% delle superfici. 

 

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