Domenica, 05 maggio 2024 - ore 23.18

Lombardia. La fredda estate del riso: spighe “bloccate”, produzione –10%

I risicoltori Edoardo Andrea Negri, Giuseppe Baroni e Italo Baietta spiegano ciò che sta avvenendo nelle risaie fra Milano, Lodi e Pavia

| Scritto da Redazione
Lombardia. La fredda estate del riso: spighe “bloccate”, produzione –10%

«Quando d’agosto si dorme, non è un’annata da riso». Edoardo Andrea Negri, di Gambarana (PV), è uno dei 1800 risicoltori lombardi e si spiega così. Le spighe, “bloccate” dall’estate fredda, hanno fatto ritardare i raccolti di quasi un mese: il risultato è una produzione di riso in calo di almeno il 10%.

Nei mesi di luglio e agosto, fra Milano e Pavia si sono registrati 20 giorni con temperature minime al di sotto della media stagionale di 19 gradi. Questo ha provocato un rallentamento nella maturazione delle piante e il mancato riempimento di molte spighe, tanto che – spiega la Coldiretti regionale – da una prima rilevazione presso i produttori, si stima un calo delle rese di almeno il 10%. Dal 2012 a oggi – aggiunge la Coldiretti – in Lombardia i raccolti sono diminuiti di quasi 2 milioni di quintali per colpa del cambiamento climatico e della sostituzione con altre colture.

«Le basse temperature di agosto hanno provocato molti problemi», spiega ancora Negri, che ha seminato circa 140 ettari di riso. «La produzione potrebbe calare di un 15-20%». A causa del maltempo sono slittate in avanti anche le false semine, necessarie per eliminare gli infestanti, spiega la Coldiretti Lombardia. Tutto questo ha portato un ritardo nelle coltivazioni, che si è sommato al rallentamento nella maturazione delle piante. A soffrire di più sono le varietà della tradizione italiana, come il Baldo, il Carnaroli, l’Arborio, il Vialone Nano e il Roma.

«Nessuno si aspettava una cosa del genere», afferma Giuseppe Baroni, risicoltore che lavora 115 ettari a Noviglio (MI). «Pensavamo che quella dell’anno scorso fosse un’annata anomala, ma questa la batte. Per adesso ci attendiamo un calo della produzione fra il 10-15%». Italo Baietta, che a Rosate (MI) coltiva 100 ettari a riso, in particolare Arborio e Baldo, conferma: «Il maltempo, ma soprattutto le temperature molto basse, stanno compromettendo la maggior parte delle coltivazioni. Il riso sopporta in spigatura e fioritura, temperature non al di sotto dei 16 gradi, mentre le notturne di questo periodo sono state addirittura inferiori ai 14 gradi. Non solo, normalmente il riso spiga alla prima settimana di agosto, mentre quest’anno alcune varietà lo stanno facendo adesso. Dopo la spigatura ci vogliono 40 giorni prima di raccogliere, ma, con queste temperature, temo che la maturazione sia talmente lunga che molte piantine non riusciranno nemmeno a finire il loro ciclo di crescita».

La Lombardia è la seconda regione risicola d’Italia dopo il Piemonte: da sola rappresenta il 40% degli oltre 216000 ettari coltivati a riso in Italia. Le province più risicole sono Pavia (oltre 73000 ettari), Mantova (900 ettari), Milano (circa 11500 ettari) e Lodi (poco più di 1000 ettari), dove però le superfici destinate a questa coltura si sono ridotte di circa il 50% in tre anni. In tutta la Lombardia si contano circa 1800 aziende dedite alla coltivazione del riso.

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