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L’ultima furbata di Berlusconi. RAR

| Scritto da Redazione
L’ultima furbata di Berlusconi.   RAR

“Si vendano le spiagge”, per far cassa e abbattere tutte le tasse sulla prima casa, questa in sintesi la proposta del PdL suggerita dal gran capo.
Ovviamente dovrà trattarsi di una vendita open e non limitata a chi nelle spiagge ci lavora incrementando il turismo; si tratterà di una vendita che favorirà le speculazioni edilizie con una colata di cemento che rovinerà per sempre l’aspetto paesaggistico  delle nostre coste.

Cosa nasconde questa proposta oscena del PdL ?

La villa La Certosa in Sardegna, fiore all’occhiello delle proprietà berlusconiane, fu oggetto di indagine da parte della Procura di Tempio Pausania, a causa di abusi edilizi e di indebite appropriazioni di aree demaniali  per decine di ettari.  I magistrati inquirenti che si recarono sul posto per verificare gli abusi,  furono messi alla porta esibendo un provvidenziale provvedimento del ministro Lunardi (controfirmato dal presidente del consiglio Berlusconi) con il quale gli abusi e le appropriazioni venivano mascherati da “segreto di Stato”, sostenendo che i lavori erano stati obbligati dai servizi segreti al fine di proteggere la sicurezza di cotanto personaggio. Si tratta di parecchie decine di ettari di costa demaniale sui quali insiste un porticciolo turistico privato dove bivaccano le barche della dinastia Berlusconi, centinaia di metri cubi di costruzioni nonché un approdo sottomarino per sommergibili, collegato direttamente con il corpo principale delle svariate costruzioni.  Ora non c’è più nessuna necessità di mantenere questo ridicolo “segreto di Stato”, in quanto il proprietario non ricopre più la quarta carica dello Stato e mai più potrà ricoprirla senza sfidare il ridicolo internazionale.

Quei lavori eseguiti certamente con pubblico denaro (si tratta di segreti di Stato e sarebbe gravissimo se i costi li avesse affrontati il privato cittadino Berlusconi, appropriandosi di fatto di larghi spazi demaniali che arricchiscono indebitamente villa Certosa, già posta in vendita per oltre 400 milioni di euro, trattativa con un magnate spagnolo, dopo che era fallita analoga trattativa con un principe arabo e petroliere, proprio a causa del vincolo secretale… sarebbe il colmo se Berlusconi vendesse a terzi un segreto di Stato).

Il trucco c’è e si vede, tutto sta nella formulazione di una eventuale legge in tal senso. Secondo la progettualità berlusconiana dovrebbe trattarsi di vendita pura e semplice, senza vincoli di sorta; praticamente “io compro, pago e ci faccio quello che voglio”.

Con pochi spiccioli (Berlusconi è abituato a pagare pochissimo le proprietà che acquista, vuoi che sia la tenuta con mega-villa di Arcore, frutto di una vera rapina ai danni della marchesa Casati Stampa, vuoi che si tratti di una impresa, come nel caso Mondadori, dove si è beccato una condanna a pagare 500 milioni come risarcimento danni) Berlusconi sanerebbe la sua personale situazione, pretendendo anche i ringraziamenti del popolo italiano  (ma meglio i voti senza ringraziamento) per avere imposto tale soluzione per far cassa e permettere di azzerare ogni tassa sulla prima casa.

L’operazione potrebbe essere fattibile, ma non certo per favorire speculazioni o sfruttamenti abusivi, ma solo limitatamente alla promozione turistica, nel rispetto degli interessi legittimi dei reali proprietari di quelle aree demaniali, cioè il popolo italiano.

Rosario Amico Roxas

2013-11-09

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