Gentile direttore, cordiali cittadini soresinesi. Scrivo da ex candidato portavoce del Movimento 5 Stelle - Soresina alle elezioni amministrative svoltesi nel 2013. Dopo due anni metto giù queste righe per desiderio di chiarezza e per rimettere la verità al centro delle cose. Non è un atto di rivalsa, ma una riflessione mia e una richiesta di assunzione di responsabilità altrui di fronte alla opinione pubblica dei miei concittadini. Nell'anno che è seguito alle elezioni vi sono state alcune importanti mozioni che il gruppo M5S ha dato vita: raccolta firme per la sicurezza con relativa interrogazione parlamentare di Danilo Toninelli e azioni esterne al consiglio comunale su vari fronti (rifiuti zero, per citarne una). Tuttavia e del resto, va detto che tali mozioni sono state svolte e supportate sempre e solo dal sottoscritto e da altri due attivisti. Tre gocce nel mare di 360 voti ricevuti. Pochi. Nel presentarci alla cittadinanza abbiamo messo al centro onestà trasparenza e partecipazione. Su questi tre puntisi reggeva e fondava la nostra intenzione e proprio su questi punti vi è stato un grave deficit. Come è risaputo nel Movimento 5 stelle è essenziale il principio di ricambio: una carica non è una corona e soprattutto non lo è per sempre. Dopo due anni da portavoce (anche troppi) e in una fase della vita dove dovevo, causa forza maggiore, concentrare il mio impegno e le mie attenzioni altrove, decisi di cedere ad altri il mio ruolo, ma nel girarmi, il vuoto più assoluto: ero completamente e vergognosamente solo. Va detto quindi che nel dimettermi nessuna persona è tutt'ora in carica come portavoce e altresì nessuna iniziativa è attiva da parte del nostro gruppo. Nel corso dei mesi tuttavia vi sono stati diversi spunti su cui avremmo potuto dire la nostra, ma nulla è stato fatto. Perché? Come è possibile che chi faceva della partecipazione la propria bandiera non abbia più un portavoce, un direttivo e delle mozioni? Nel contesto del cambiamento culturale che chiedevamo ai cittadini ho scoperto con sgomento che per primi talune persone al mio fianco erano ancora più indietro di certi nostri concorrenti politici. Una amarezza che si è duplicata nel constatare anche che dentro allo stesso gruppo cui ero portavoce candidato, vi furono cambi improbabili di posizione e opinione su fatti e vicende. Per queste ragioni, mi prendo ancora una volta la responsabilità, (seppur non mi sia richiesto ne debba farlo) di chiedere scusa, e al contempo segnalare che vi è necessità di entrare nel merito della politica locale (e nazionale) per poter avere un cambiamento. Si potrebbe quindi dire che i principi enunciati dal Movimento 5 Stelle Soresina erano solo slogan elettorali, vuoti e effimeri? No. Semmai e tuttalpiù sono la palese dimostrazione che erano principi più che fondati! A Soresina vi sono criticità impressionanti, e solo chi non vuole guardare non le vede. Bisogna quindi ripartire sopratutto e proprio da questi poco utilizzati sentieri: partecipazione, onestà e trasparenza. Pertanto, pur non ricoprendo alcuna carica ed essendo oramai un semplice sostenitore della causa, ho ritenuto di rimettere la palla al centro del campo e rilanciare una iniziativa ora più che mai a mio avviso, necessaria. In onestà.
Matteo Francesco Bera (Soresina)
