Domenica, 05 maggio 2024 - ore 20.56

Ma ce l’avete un nipote che vi sta a cuore? | G. Carnevali

Moderiamoci e moderiamo la “connessione” perché esagerare davvero è un rischio per quei piccoli. Meglio dunque variare le attività. “Checcistàafare” un nonno..

| Scritto da Redazione
Ma ce l’avete un nipote che vi sta a cuore? | G. Carnevali

GianCarlo, evviva! Stai attento. Computer, tv, smartphone e tablet sono utilissimi per imparare, per giocare anche, toh, se proprio vuoi, inoltre per mettersi in contatto con amici lontani e conoscere notizie da tutto il mondo. E anche per sviluppare la fantasia, poi anche per alleggerire certi zaini dai libri (con grande sollievo della schiena). In verità, mamma santissima, ma quanti libri in seconda elementare!? E’ pauroso, sai!  E persino per imparare le lingue, divertendosi. Però...naturalmente c’è un però, allo stesso tempo. E’ bene non esagerare e farsi condizionare dalla modernità: la tecnologia deve rendere liberi, non già schiavi! Stare perciò troppo tempo davanti allo schermo con i videogiochi, preferire lo zapping televisivo (canale 1, 2, 3, 4….) oppure inciucchirsi con l’amicizia impersonale di facebook, invece che tirare due calci al pallone giù in cortile o all’oratorio con i compagni, non è il migliore dei modi per stare in forma e crescere bene. E i nipoti (che poi sarebbero i figli dei tuoi figli!) tutto questo non lo sanno…se tu non glielo insegni. Certo, la tecnologia non va demonizzata, “eccimancherebbealtro”!, perché è fondamentale per la conoscenza. Il rischio tuttavia sta nell’abuso che ne fanno quei piccoli (come del resto in tantissime altre circostanze della nostra vita), nello stare connessi dalla mattina alla sera. I problemi poi diventano fisici (mal di testa, insonnia, pigrizia, scontrosità), addirittura possono portare anche all’isolamento da amici carissimi di gioco, oltre che dalla famiglia. Se ce l’hai un nipote…”ostrega” se ti devi preoccupare tanto e quanto i suoi genitori! Magari “dippiù” dei genitori perché tu lo accudisci da mattino a sera. Che fare allora? Vedi GianCarlo, mica gli potrai vietare così “a muso duro” video, telefonino e connessione! No, non bisogna affatto eliminarli del tutto, ma nemmeno permettere loro di utilizzarli per più di: “Ti concedo massimo due ore, non di più oggi, e non di seguito”. Ed allora ti devi per forza inventare per loro giochi, intrattenimenti casalinghi alternativi nella brutta stagione, all’aria aperta quando il tempo lo permette. Perché vedi, amico caro, se tu riesci ad interagire con quei piccoli facendo loro capire che “non tutto è dovuto”, soprattutto che “qualche rinuncia bisogna pur farla”, stai sicuro che da grandi saranno più bravi non solo nell’affrontare ma anche nel risolvere ogni situazione difficile. E poi, suvvia, mai e poi mai prima di dormire li puoi far giocare con un tablet, con un telefonino, “ecchediamine”! Perché vedi il suo cervello, bombardato da impulsi luminosi, da trilli, da suoni spaventosi notificati fino al momento di chiudere gli occhi, come può riuscire a conciliare il sonno?  Moderiamoci e moderiamo la “connessione” perché esagerare davvero è un rischio per quei piccoli. Meglio dunque variare le attività. “Checcistàafare” un nonno se non a…!  Ma lo sai che i nonni sono quegli stessi genitori ai  quali viene offerta una seconda possibilità? E’ tutto, o quasi.

Giorgino  Carnevali ( Cremona) 

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