Maurizio Landini è il nuovo segretario della CGIL nazionale
Eletto con oltre il 92% dei voti dall'assemblea generale. "Occorre un grande impegno per il successo della manifestazione unitaria del 9 febbraio".
Al governo: "Serve una legge sulla rappresentanza". Non si cambia il Paese senza il mondo del lavoro
Maurizio Landini è stato eletto segretario generale della Cgil dall'assemblea del primo sindacato italiano che si è riunita al termine dei lavori del XVIII congresso nazionale. Landini ha ottenuto 267 voti a favore, pari al 92,7% dei votanti. I no sono stati 18, 4 gli astenuti e una scheda bianca.
Eletta la nuova segreteria Cgil
La Cgil ha una nuova segreteria confederale. La proposta del nuovo segretario generale Maurizio Landini – approvata dall'assemblea generale con il 94% – vede la novità della figura di due vicesegretari: Vincenzo Colla e Gianna Fracassi. I due nomi nuovi sono quelli di Emilio Miceli (segretario della Filctem) e Ivana Galli (segretaria della Flai). Completano la squadra Nino Baseotto, Rossana Dettori, Roberto Ghiselli, Giuseppe Massafra e Tania Scacchetti. Escono dall'organismo per fine mandato Susanna Camusso e Franco Martini.
L'intervento all'assemblea generale
La pluralità come ricchezza. L’unità nella Cgil e la partecipazione: nel sindacato e nel mondo del lavoro. Per una società inclusiva che non lasci indietro nessuno. Prima del voto dell'assemblea generale, Maurizio Landini ha spiegato alla platea – appena eletta al congresso di Bari – le linee programmatiche alla base del suo mandato. “Sin da quando Susanna Camusso ha proposto il mio nome – ha detto il candidato alla segreteria generale della confederazione – ho sperato con tutto il cuore che quella indicazione potesse essere condivisa da tutte le organizzazioni e diventare così una proposta utile per un progetto unitario di azione sindacale, per i diritti e la libertà nel lavoro, una vera lotta alle disuguaglianze della nostra società e per unificare tutto il mondo del lavoro”. E il fatto che si sia arrivati a una proposta unitaria, “mi emoziona molto ma, contemporaneamente, mi fa sentire anche il peso di una grande responsabilità”. E poi: “Considero un valore importante quello di essere stati capaci, dopo una complessa e articolata discussione, di trovare una soluzione unitaria e complessiva”. L’unità, d’altro canto, “è quello che ci chiedono tutte le nostre iscritte e iscritti” e la grandezza della Cgil è nell’essere un soggetto collettivo, perché gli “interessi collettivi vengono prima di quelli personali”.