Domenica, 19 maggio 2024 - ore 10.33

Migranti impegnati in attività socialmente utili. Puntualizzazione di Guido Bassi (Auser Cremona)

Nessuna disponibilità a favorire o mascherare attività che avessero altre finalità. L’obiettivo è di favorire il rapporto con i territori, non di aumentare le conflittualità. Quindi Auser Cremona è ben lieta di fare da apripista

| Scritto da Redazione
Migranti impegnati in attività socialmente utili. Puntualizzazione di  Guido Bassi (Auser Cremona)

In merito ad alcuni articoli di stampa  sui migranti impegnati in attività socialmente utili Guido Bassi ,Presidente dell’Auser Provinciale di Cremona, precisa un una nota pubblica quanto segue: Nelle notizie apparse ‘C’è del vero ma c’è anche dell’altro, molto altro che vede impegnati altri soggetti del terzo settore e altri che fanno accoglienza, oltre naturalmente le istituzioni locali. L’iniziativa di individuare percorsi possibili per l’impegno dei rifugiati e dei migranti in attività socialmente utili (volontariato gratuito) già in atto in varie parti d’Italia e anche in Lombardia, è scaturita da un incontro tra istituzioni (comune di Cremona e Azienda Sociale), organizzazioni che fannoaccoglienza, terzo settore (Forum provinciale e cremonese) e Cisvol. Si è condiviso l’obiettivo (consentire, su base volontaria, tramite l’adesione ad associazioni di volontariato) di impegnare le persone ospitate in attività che, nel rendersi utili per le comunità, diano anche un senso, una dignità e un riconoscimento a persone che altrimenti sono destinate ad essere ‘parcheggiate’in attesa (alcuni mesi) del riconoscimento del loro status di rifugiati, non potendo fare altro. Si è condivisa anche la modalità per questo impegno, seguendo le direttive del ministero: convenzioni tra le associazioni di volontariato alle quali i rifugiati e i migranti si possono iscrivere e i comuni destinatari delle attività convenzionate. Questo percorso e questa modalità è aperta a tutte le associazioni che riterranno liberamente di aderire e ci si può augurare che molte lo facciano. Auser è certamente una di queste e già sono in corso contatti e rapporti con la Casa del l’Accoglienza per due situazioni specifiche: a Pessina, dove c’è una struttura di accoglienza della Caritas, e nella città di Cremona. Probabilmente altre seguiranno, ma con una precisa posizione: Auser è ben lieta di avere tra i propri volontari queste persone ed è ben lieta di rendersi utile ad azioni socialmente utili e di favorire percorsi di integrazione, ma tutto deve avvenire coerentemente con le attività proprie della nostra associazione e delle comunità nelle quali operano i nostri volontari. Deve trattarsi di volontariato gratuito, e di attività altrimenti non sostenibili dai Comuni, non di semplice lavoro non retribuito. Nessuna disponibilità a favorire o mascherare attività che avessero altre finalità. L’obiettivo è di favorire il rapporto con i territori, non di aumentare le conflittualità. Quindi Auser è ben lieta di fare da apripista, non certo di far passare l’idea, come si è portati nel leggere l’articolo in questione, che la cosa sia possibile solo passando da Auser. Nessuna esclusiva, anzi più associazioni aderiranno, più alto sarà il risultato e il contributo che potremo dare nel ridurre le inevitabili problematiche indotte da un fenomeno, quello della migrazione di massa, che, ci piaccia o no, è destinato a durar ee che,o viene governato e gestito, o rischia di travolgerci se ci si ostina a girare la testa dall’altra parte'

Guido Bussi (presidente provinciale Auser di Cremona)

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