Sabato, 20 aprile 2024 - ore 09.42

Mons. Antonio Napolioni comincia da Bozzolo e da don Primo Mazzolari

«Un primo saluto, veloce e colmo di gratitudine, alla vigilia di un cammino ecclesiale che don Primo illuminerà certamente. A presto, in terra e in cielo»

| Scritto da Redazione
Mons. Antonio Napolioni comincia da Bozzolo e da don Primo Mazzolari

Stamattina mons. Antonio Napolioni, accompagnato da don Flavio, giunto a bordo della Punto vescovile cremonese, suona alla porta di don Gianni Macalli: «Voglio pregare sulla tomba di Don Primo!». Inizia così, a sorpresa, la prima visita del nuovo Vescovo a una parrocchia della Diocesi. Stupiti Arciprete e Vicario, che lo accompagnano nella chiesa di San Pietro per un intenso momento di preghiera e di raccoglimento. Poi la visita all’Istituto San Giuseppe, che si occupa dell’educazione dei ragazzi a livello pre e post scolastico. Le Suore di Maria Bambina, raccolte per il loro capitolo provinciale, sono sorprese e festanti. Don Gianni, don Flavio e il Vescovo Antonio raggiungono la Fondazione don Primo Mazzolari in Via Castello. Il segretario Giancarlo Ghidorsi apre la porta, stupido della bella sorpresa e li accompagna per una visita che assume i contorni di una benedizione. Il Vescovo marchigiano, infatti, al momento della nomina aveva affermato di essersi ispirato al prete di Bozzolo per la sua educazione religiosa e civile. Ora mons. Antonio spazia con gioia e vivacità scoutistica su testi, discorsi e pubblicazioni lasciando all’albo dei visitatori questo pensiero: «Un primo saluto, veloce e colmo di gratitudine, alla vigilia di un cammino ecclesiale che don Primo illuminerà certamente. A presto, in terra e in cielo».

A ruota giunge alla Fondazione il Sindaco Giuseppe Torchio per consegnare le testimonianze autentiche consegnate proprio sabato da Oskar Tenzer, il rifugiato ebraico salvato insieme alla sua famiglia e riferite alla segnalazione di don Primo quale «Giusto tra le Nazioni», massimo riconoscimento ebraico. Ghidorsi informa il Sindaco che il Vescovo si é recato alla Domus Pasotelli per visitare un sacerdote ospite, don Alberto, proveniente dalla sua diocesi di Camerino. Torchio raggiunge il gruppo nel parlatoio della casa di riposo, saluta mons. Napolioni, consegna la documentazione e aggiunge una lettera personale di Oskar Tenzer quale testimonianza per il processo di beatificazione di don Primo Mazzolari. Segue qualche battuta sulla vita amministrativa e sulle più scottanti problematiche locali e il saluto, sorpreso, di autorità e ospiti. Un sorprendente inizio, accolto con entusiasmo, per mons. Antonio, partito da Bozzolo e da don Primo.

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