Nomina AEM. Lo schiaffo al PD
La decisione del Sindaco di procedere alle nomine di Aem non tenendo conto
dell’indicazione del Partito Democratico, principale partito di opposizione
e primo partito in città come numero di voti espressi alle ultime elezioni
amministrative, sancisce, di fatto, l’esclusione di un rappresentante
dell’opposizione strutturata dal Consiglio di amministrazione, con un 5 a 0
a cui purtroppo il centro destra ci ha abituato.
Occorre rimarcare che era una sua facoltà e che è evidente l’operazione di
non volere nel Cda qualcuno che potesse in alcun modo
disturbare.
La scelta, evidentemente non dettata dal profilo della candidatura, a detta
di tutti autonoma, svincolata dai partiti e seria, va nel senso di blindare
a una bizzarra omogeneità politica, non voluta dai cittadini, la società.
Questo non cambia pertanto il modo di agire dell’opposizione che continuerà
nella sua azione di proposta e verifica in consiglio comunale.
Lo schiaffo al Pd, motivato probabilmente dal fastidio di una opposizione
dura e puntuale, non è nulla comunque in confronto
all’azione di forza rispetto ad una maggioranza politica che esce massacrata
dalle scelte del sindaco e che rischia di essere minata
nelle sue fondamenta.
La scelta del sindaco apre un nuovo quadro politico che seguiremo con
attenzione nell’interesse della collettività.
*Maura Ruggeri,* capogruppo Pd in consiglio comunale
*Titta Magnoli,* segretario provinciale Pd
*Daniele Burgazzi,* segretario cittadino Pd