Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 16.23

Oltre 3 milioni di anziani costretti nelle loro case con barriere architettoniche

Sono i numeri delle persone con un'età superiore a 65 anni che devono fare i conti non solo con le limitazioni indotte dalla pandemia, ma anche dalla carenza di accessibilità delle loro case

| Scritto da Redazione
Oltre 3 milioni di anziani costretti nelle loro case con barriere architettoniche

Dall'inizio della pandemia di Coronavirus partita ufficialmente nei primi mesi dell'anno, non passa giorno che non si senta parlare delle persone in terza età per il fatto di essere una delle maggiori categorie a rischio di serie complicazioni in caso di contagio. Ma questo non è l'unico problema che affligge la quotidianità di questo 2020 di nonni e bisnonni.

Tanto per cominciare bisogna tenere presente in tutta Italia ci sono qualcosa come 13 milioni e 800.000 cittadini che hanno già superato la soglia dei 65 anni, facendo essere il nostro Paese al secondo posto nella graduatoria mondiale delle nazioni considerate secondo l'età media del proprio popolo. I soli che hanno un'età superiore a 74 anni arrivano a 2 milioni e mezzo di individui, con un 13% di essi che devi fare i conti con limitazioni molto forti nello svolgimento delle attività quotidiane e l’esposizione all’annoso problema delle truffe.

Queste statistiche vengono accompagnate da un aumento di numeri di infortuni avvenuti all'interno delle mura domestiche a causa di qualche caduta accidentale, con il 64% di esse che avviene proprio all'interno degli spazi domestici. Questo pone in rilievo l'antico problema della presenza delle barriere architettoniche, che una delle prime normative europee invita ad abbattere anche con una predisposizione di particolari finanziamenti o benefici fiscali, ma nella realtà è quasi lettera morta in primo luogo per la mancanza di sanzioni per il rispetto di questi obblighi.

Secondo alcune stime le abitazioni in cui vivono persone anziane, con una ripartizione su almeno due piani, serve oltre 2 milioni e 400.000 in Italia. Trentino e la Valle D’Aosta sono le regioni con la maggior densità di edifici di proprietà di over 65enni, con oltre due piani e senza un apparecchio idoneo a superare le barriere architettoniche tra i diversi livelli, seguite dalle Marche. Al contrario, la Puglia e la Campania sono le regioni con il numero più basso di proprietari anziani.

Con l'aumento della permanenza in casa per motivi di sanità pubblica si aggrava il problema, che non si limita solo alla difficoltà in sé a girare per la casa ma si ripercuote sulle possibilità di socializzare e poter uscire agevolmente da casa. Le conseguenze possono essere molto pesanti, come la depressione, l'aumento dell'isolamento dalla comunità e altri aspetti biologici come l'atrofia muscolare per mancanza di esercizio e l'osteoporosi per la carenza di vitamina D3 per metabolizzare il calcio quando manca l'esposizione al sole.

Per tutte le soluzioni che permettono l'abbattimento delle barriere architettoniche, quali montascale e piattaforme elevatrici, è possibile ricorrere alle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato: oltre alla detrazione Irpef pari al 50% su una spesa massima di 96.000 euro, è attiva l'Iva agevolata al 4% sull’acquisto. In certi casi a questo si aggiungono alcuni contributi previsti dalle politiche di welfare locale, sia a fondo perduto che consente il recupero sulla liquidazione delle imposte.

 

Foto: terimakasih0 / Pixabay

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