Sabato, 20 aprile 2024 - ore 04.29

Pandemia e diritti umani, le preoccupazioni dell’Europarlamento

| Scritto da Redazione
Pandemia e diritti umani, le preoccupazioni dell’Europarlamento

Nella relazione annuale che valuta la situazione dei diritti umani nel mondo, adottata dal Parlamento Europeo il 20 gennaio, gli eurodeputati hanno sottolineato la loro preoccupazione per i regimi autoritari che hanno usato la pandemia per giustificare misure eccessive volte a indebolire i principi democratici e le libertà fondamentali. Atti che minano gravemente i diritti umani, reprimono il dissenso e limitano lo spazio d’azione della società civile.

Ma non c’è solo questo, il Pe ha anche evidenziato le crescenti aspirazioni dei cittadini europei, e in particolare quelle delle generazioni più giovani, che si stanno mobilitando per attuare un cambiamento politico e sociale a sostegno dei diritti umani, della democrazia, dell’uguaglianza e della giustizia sociale, oltre che per un’azione più ambiziosa per il clima e una protezione dell’ambiente più efficace.

Proprio a tal fine, durante la discussione, ciò che è venuto fuori con più forza è la volontà di voler rafforzare le istituzioni democratiche, e per questo il Pe ha chiesto all’Ue tutta, compresi gli Stati membri, di continuare a sostenere il rafforzamento delle istituzioni democratiche e i processi elettorali trasparenti e credibili in tutto il mondo, di lottare contro l’impunità, di garantire che le organizzazioni della società civile possano continuare a lavorare e di combattere le disuguaglianze.

Gli eurodeputati hanno anche esortato i Paesi Ue a sviluppare una strategia per contrastare la crescente tendenza degli Stati a recedere e opporre resistenza rispetto alle norme internazionali a protezione dei diritti umani.

A tal fine, l’europarlamento continua a spingere per l’attuazione urgente del nuovo regime globale di sanzioni dell’Ue in materia di diritti umani, come parte essenziale degli strumenti europei esistenti in materia di tutela dei diritti dell’uomo e di politica estera. Tale meccanismo dovrebbe servire a rafforzare il ruolo dell’Ue come attore globale in materia di diritti umani, permettendo sanzioni mirate contro individui, autorità statali e non, e altre entità responsabili o anche solo complici di gravi violazioni dei diritti umani in tutto il mondo.

Il testo non legislativo è stato approvato con 459 voti favorevoli, 62 contrari e 163 astensioni.

“Come deputati – ha commentato la relatrice del testo, l’eurodeputata Isabel Santos (S&D, PT) -, è nostro dovere parlare a voce alta e con chiarezza quando si tratta di diritti umani e della necessità di riconoscere e proteggere tutti coloro che lavorano instancabilmente e in situazioni difficili da onorare. Per ottenere credibilità come Unione Europea, è fondamentale che parliamo e agiamo con una sola voce e solida sui diritti umani. Non dobbiamo deludere coloro che guardano all’Europa con speranza”.

(aise)

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