Partecipate, era un patto per il futuro
Durante la campagna elettorale per la candidatura a sindaco a Crema, su iniziativa di Alberto Torazzi ( Lega Nord ) e sottoscritta da Antonio Agazzi ( PDL ) e Gianemilio Ardigo’ ( Verdi ), gli altri candidati non firmarono, si propose di cambiare le societa’ partecipate come da documento. “ I sottoscritti, candidati alla carica di sindaco alle elezioni comunali di Crema del maggio 2012, si impegnano, in caso di vittoria, entro i primi 100 giorni di mandato, ad intraprendere la revisione e la riorganizzazione del sistema delle partecipate del comune, coinvolgendo tutte le forze politiche sia di maggioranza che di minoranza e consultando le associazioni professionali e di categoria del territorio. Con l’obiettivo di stabilire regole condivise improntate alla trasparenza, all’efficienza ed alla sostenibilita’ economica delle societa’ medesime e che riportino piu’ strettamente il controllo delle stesse agli Enti locali. Si impegnano inoltre a rinnovare i CDA di dette societa’ coerentemente con le nuove regole ed i nuovi modelli organizzativi derivati dal processo sopra esposto “ Nessuno di noi e’ stato eletto Sindaco e quindi il “ patto “ non e’ stato possibile realizzarlo, ma ritengo, alla faccia di dichiarazioni annose mai attuate, la prima e unica collaborazione tra diversi partiti politici per un bene comune, confermando che superare ideologie preconcette e scaricabarile tra esponenti politici sia possibile. Chi e’ candidato sindaco si assume qualsiasi dichiarazione o altro nei confronti dei cittadini che sono, non dimentichiamolo, sovrani delle loro azioni nel voto. Pertanto la classe politica attuale ha la possibilita’ di proseguire sulla strada di un “ patto “, lasciando finalmente da parte una politica di basso profilo, perche’ “Verba volant, scripta manent ( le parole volano, gli scritti rimangono ).
Ringraziando
Gianemilio Ardigò
Verdi Europei - Crema
