Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 04.46

Pianeta Migranti. ‘Accogliere, proteggere, promuovere e integrare’

Papa Francesco dedica la giornata mondiale della pace del 1°gennaio 2018, ai migranti e ai rifugiati, uomini e donne in cerca di pace. I flussi migratori non vanno visti come una minaccia ma come un’opportunità per costruire un futuro di pace. Lo chiede anche il “Global Compact” dell’Onu che sarà approvato nel 2018.

| Scritto da Redazione
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Pianeta Migranti. ‘Accogliere, proteggere, promuovere e integrare’

Papa Francesco dedica la giornata mondiale della pace del 1°gennaio 2018, ai migranti e ai rifugiati, uomini e donne in cerca di pace. I flussi migratori non vanno visti come una minaccia ma come un’opportunità per costruire un futuro di pace. Lo chiede anche il “Global Compact” dell’Onu che sarà approvato nel 2018.

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 Come sempre papa Francesco usa parole chiare che invitano all’azione e non alla sola contemplazione. Infatti il messaggio per la giornata della pace 2018 presenta parte quattro pietre miliari per l’azione: “accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. “Accogliere” richiama l’esigenza di ampliare le possibilità di ingresso legale, di non respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze, e di bilanciare la preoccupazione per la sicurezza nazionale con la tutela dei diritti umani fondamentali. “Proteggere” ricorda il dovere di riconoscere e tutelare l’inviolabile dignità di coloro che fuggono da un pericolo reale in cerca di asilo e sicurezza, di impedire il loro sfruttamento. “Promuovere” rimanda allo sviluppo umano integrale di migranti e rifugiati, in particolare al diritto all’istruzione assicurare per bambini e giovani. “Integrare” infine significa permettere a rifugiati e migranti di partecipare pienamente alla vita della società che li accoglie, in una dinamica di arricchimento reciproco e di feconda collaborazione. Non mancano nel messaggio del papa espliciti riferimenti ai governi dei Paesi di destinazione delle migrazioni: si ricorda che è largamente diffusa una retorica che enfatizza i rischi per la sicurezza nazionale o l’onere dell’accoglienza dei nuovi arrivati a discapito della dignità umana che va riconosciuta a tutti, in quanto figli di Dio.

Il papa ha invitato i membri della conferenza Onu che stanno negoziando l’accordo globale sui migranti e sui rifugiati, il cosidetto “Global compact” che verrà adottato dalle Nazioni Unite nel 2018, a puntare sull’accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati all’interno di un accordo comune e globale. Con questi quattro verbi il papa ha proposto 20 punti d’azione come guida teorico-pratica per la stesura del Global Compact. Essi condensano le migliori pratiche adottate dalla Chiesa cattolica in risposta ai bisogni di migranti e rifugiati in tutto il mondo. In prima istanza, la possibilità di organizzare canali sicuri e legali al fine di proteggere le loro vite, come è avvenuto col corridoio umanitario realizzato a fine dicembre a seguito di un accordo tra Italia, governo libico, Onu e Cei, che ha portato in Italia con un volo militare 162 migranti in condizioni fragili che stavano in un lager a Tripoli e che saranno accolti in strutture Caritas.

Tra i 20 punti citati, c’è un invito ai governi ad evitare espulsioni arbitrarie e di massa che non tengano conto delle situazioni personali, dei ricongiungimenti familiari o delle situazioni dei Paesi in guerra da cui vengono. Particolare attenzione viene chiesta per i rimpatri anche volontari, perché siano adeguatamente supportati e non aggravino situazioni già critiche.

C’è poi una sessione dedicata ai diritti e alla dignità dei rifugiati e migranti dove viene evidenziato il loro apporto sociale positivo se incanalato secondo leggi giuste che ne impediscano lo sfruttamento, ma al contrario, ne valorizzino le capacità e le conoscenze. Un’attenzione particolare poi è riservata ai minori, i più vulnerabili, per i quali si richiama la Convenzione dei diritti del bambino e le politiche che ne garantiscano l’effettiva tutela. Un’ampia panoramica è quella sull’integrazione e la solidarietà, che indica le soluzioni che possano facilitare i rapporti con le comunità ospitanti, ma anche l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro.

 

Link https://holyseemission.org/contents/statements/5a2716362f88c.php

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