Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 08.52

Pianeta Migranti. Media e migranti nel 2017

Presentato presso la Camera dei Deputati, il V Rapporto annuale dell’Associazione Carta di Roma intitolato “Notizie da paura”, una fotografia aggiornata su media e migrazioni. In che modo la narrazione dei media nel 2017 ha influenzato la percezione di lettori e ascoltatori? Il giornalismo ha contribuito a contrastare o a promuovere i discorsi d’odio?

| Scritto da Redazione
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Il rapporto “Notizie da paura” è composto da 3 sezioni: analisi della carta stampata analisi dei telegiornali nazionali (Rai, Mediaset, La7); programmi di informazione e di infotainment.

Nel 2017 sono 1.087 le notizie dedicate al tema dell’immigrazione sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani, il 29% in meno rispetto al 2016. Aumenta, al contrario, la visibilità del tema nei telegiornali di prima serata: 3.713 notizie, quasi mille in più rispetto al 2016, con un incremento del 26%.

Il 2017 vede il ritorno alle notizie “urlate”, ai toni tesi e alle parole stigmatizzanti che veicolano, la costruzione di stereotipi diffusi e dai contenuti, a volte, discriminanti. Complessivamente i temi al centro dei media per tutto il 2017 – Ong e soccorso in mare, Ius soli e fatti di cronaca nera – rimandano a una narrazione problematica, quando non critica, del fenomeno migratorio. Aumentano sia nella stampa sia nell’informazione di prima serata le notizie relative ai flussi migratori e alla criminalità. Al centro dell’agenda dei telegiornali (con il 41%) il racconto dei flussi migratori: quasi 1 notizia su 2 è dedicata alla gestione degli arrivi nel Mediterraneo centrale. Dall’avvio delle indagini della Procura di Catania nei confronti delle Ong al codice di condotta per gli interventi di soccorso in mare, tutte questioni che vengono ampiamente riprese e diffuse. L’elemento che emerge da questa sovrabbondanza di notizie è il sospetto, nei confronti delle azioni degli operatori, soprattutto delle Ong.

La seconda voce in agenda eÌ€ quella della criminalità e della sicurezza (con il 34%). Viene suggerito un nesso tra l’appartenenza etnica o di status e l’azione criminale. Secondo Ilvo Diamanti “stiamo tornando ad avere la paura che fa spettacolo e quest’anno, in particolare, abbiamo delle ondate che coincidono con questi particolari eventi e questioni. Questo è già accaduto, ma in modo particolare succede nel momento in cui ci si avvicina al periodo elettorale. La paura rimane uno strumento forte della politica.”

La voce della criminalità e della sicurezza evidenzia una differenza nella scelta delle redazioni. Nel 2017, i telegiornali Mediaset dedicano 1 notizia su 2 dell’immigrazione alla criminalità e alla sicurezza (53%). Al contrario, la criminalità pesa rispettivamente per il 22% e 25% nei telegiornali Rai e La7.

Anche nel 2017 la politica resta centrale ed è presente in una notizia su 3, in voce, con un soggetto politico e/o istituzionale. Nel 2017 sono 246 le notizie sullo ius soli. EÌ€ da rilevare la durezza del dibattito sulla cittadinanza. Il 13% di queste notizie rimanda a un vivace scontro politico, dove l’evento che daÌ€ origine alla notizia eÌ€ lo scontro stesso (rissa/bagarre/polemiche) piuttosto che il tema in discussione.

Le voci dei migranti restano quasi invisibili se si pensa che, sull’insieme di tutti i servizi, inclusi quelli non riferiti al fenomeno migratorio, sono presenti in voce nello 0,5% dei casi.

Rispetto ai differenti approcci nei programmi analizzati, Rai e La7 sono accomunate dalla ricerca di approfondimento e dibattito, seppur non sempre pacifico, di una pluralità di pensiero, pur senza trascurare un uso coerente e corretto di linguaggio e immagini. Diversamente, per la rete Mediaset, il tema dell’immigrazione è sistematicamente incrociato con la criminalità e l’illegalità.
L’informazione cede all’opinione. Scarseggiano gli approfondimenti e le analisi, a vantaggio di un approccio emotivo.

 

 

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