Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 14.34

Pianeta Migranti. Aiutiamoli a casa loro!?

Ma dov’è la loro terra se per secoli abbiamo prelevato dai loro suoli ogni ricchezza possibile per costruire il nostro benessere? Adesso che fuggono, possiamo aiutarli a casa loro? Da Caritas, una campagna per “il diritto a rimanere nella propria terra”

| Scritto da Redazione
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Per secoli abbiamo estratto petrolio ed altri metalli strategici dal sottosuolo dei loro paesi, disboscato le foreste, soppiantato le loro colture di sopravvivenza alimentare con le monoculture per i nostri mercati. Le Borse delle nostre  city hanno deciso il prezzo del loro cotone, del caffè e degli altri prodotti agricoli; abbiamo dato appoggio a dittatori che si sono resi responsabili di gravissime violazioni dei diritti umani; abbiamo rifornito di armi le loro guerre…. e la lista dell’esproprio di terra, diritti e dignità…potrebbe continuare.  Con che coraggio e onestà adesso diciamo: “questa non è casa vostra?”. Il nostro mondo si è arricchito a loro spese e come ha scritto padre Balducci “è sostenuto dalla cariatide del loro sfruttamento!”

Oggi, dietro l’enfasi “dell’aiutiamoli a casa loro” c’è la negazione storica e strumentale  dei reali rapporti economici e commerciali  tra il nostro mondo e il loro; la negazione delle forme storiche di colonizzazione peraltro ancora in atto e di cui portiamo dirette responsabilità. Tuttavia è ancora possibile aiutarli a casa loro. Un primo modo efficace è fermare le guerre in corso. Occorrerebbe una mobilitazione di massa contro il commercio delle armi e una corale pressione sui politici affinché l’Italia e l’Europa non mandino bombe in Arabia Saudita e ad altri paesi che stanno massacrando e mettendo in fuga milioni di profughi!

Un modo per aiutarli a restare nel proprio paese è attraverso la Campagna “Il diritto di rimanere nella propria terra” lanciata da Caritas, Missio e Focsiv per affermare il diritto di ogni persona di vivere serena nella propria casa, là dove ha le radici, nella comunità,  sul proprio territorio.

La Campagna attraverso materiali appositamente strutturati intende aiutare le nostre comunità a mettere a fuoco le cause della fuga dei migranti dai loro paesi. Propone anche iniziative concrete per garantire nei paesi di provenienza dei migranti l’accesso a beni e servizi essenziali: terra, acqua, lavoro, salute, educazione. Attraverso  mille micro realizzazioni si vuole rafforzare il lavoro di Ong e chiese locali in svariati settori: formazione professionale e lavoro dignitoso, minoranze, agricoltura e allevamento, istruzione, tutela dell’ambiente, sanità, acqua e igiene, micro credito, mutuo aiuto. Tra le micro realizzazioni, quelle denominate “Micro 1001” vanno a finanziare segmenti di progetti più ampi, finalizzati a garantire il diritto a una migrazione sicura. Si vuole così rispondere alla grave emergenza umanitaria che coinvolge molti paesi europei, in particolare dell’est e dell’area balcanica ossia, il transito di centinaia di migliaia di profughi provenienti dal Medio Oriente e in viaggio, attraverso Grecia, Macedonia e Serbia, verso i primi approdi interni alla Ue (Croazia, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca e Slovacchia).

La Campagna propone dei gemellaggi tra le diocesi italiane e quelle di Grecia, Macedonia, Serbia, Croazia e Slovenia come significativo strumento di conoscenza e condivisione con le comunità coinvolte nell’accoglienza e assistenza delle migliaia di profughi in transito.

Tutte queste iniziative hanno un denominatore profondo: provare a vivere la riconciliazione e il perdono nell’anno del Giubileo non solo a livello personale e sociale ma anche nella dimensione internazionale.  

 

 

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