Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 21.19

Pianeta migranti. Chiudere le frontiere alle armi, non alle persone

E’ stato lo slogan della Rete Italiana Disarmo che in varie città italiane ha presentato un esposto alla magistratura per la violazione della legge 185/90 che vieta l’esportazione di armi ai paesi in guerra.

| Scritto da Redazione
Pianeta migranti. Chiudere le frontiere alle armi, non alle persone Pianeta migranti. Chiudere le frontiere alle armi, non alle persone Pianeta migranti. Chiudere le frontiere alle armi, non alle persone Pianeta migranti. Chiudere le frontiere alle armi, non alle persone

“Siamo giunti alla decisione di presentare un esposto formale - ha spiegato Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo - a seguito delle continue spedizioni di tonnellate di bombe dalla Sardegna all’Arabia Saudita: bombe che servono a rifornire le Royal Saudi Air Force che dallo scorso marzo sta bombardando lo Yemen senza alcun mandato da parte delle Nazioni Unite, esacerbando un conflitto che ha portato a quasi seimila morti di cui circa la metà tra la popolazione civile e la peggiore crisi umanitaria del Medio Oriente.

A fronte delle risposte, evasive e anche contraddittorie, degli esponenti del Governo, che in questi mesi non ha mai ritenuto di incontrare le nostre associazioni nonostante le nostre ripetute richieste, abbiamo ritenuto doveroso inoltrare alla Magistratura un esposto per chiedere alle autorità preposte di verificare la legalità e l’osservanza della legge 185 del 1990 che regolamenta l’esportazione di sistemi militari dall’Italia".

Nel documento presentato da Rete Disarmo vengono ricostruite le sei spedizioni avvenute nell'arco di pochi mesi e le conseguenti reazioni di politica e società civile, elencando inoltre iniziative legali condotte in altri Paesi da associazioni che hanno rilevato nelle forniture di armamenti alle forze Saudite una violazione del Trattato Internazionale sugli Armamenti.

Mentre le frontiere sono apertissime a far passare le armi, in Europa aumentano i muri e i fili spinati ai confini per respingere i migranti che scappano dalle bombe inviate anche dai paesi europei.

Siamo alla politica dei due pesi e delle due misure; le armi sono “oro rosso” e come tale non puzzano anche se insanguinate e devono circolare liberamente. I migranti invece, sono considerati “vuoti a perdere” e vanno dispersi.

Così il governo svedese ha reso noto che espellerà tra le 60mila e le 80mila persone a cui ha negato la richiesta di asilo. La cifra equivale a metà dei 163mila richiedenti asilo nel 2015 nel Paese, il numero più alto pro capite in Europa. Il capo della polizia di frontiera svedese non ha nascosto però il livello di incertezza che si accompagna alla decisione del governo: "Molti migranti spariscono appena vengono a sapere che l'Ufficio migrazioni deve consegnarli alla polizia". Alcuni Paesi di origine poi si rifiutano di ri-accogliere i loro cittadini, per esempio il Marocco e l'Afghanistan.”

E’ chiusura non solo in Svezia ma anche in altri paesi.

Il Regno Unito non farà entrare i minori non accompagnati se sono transitati per un altro Paese europeo. L’Olanda annuncia treni per rimandare in Turchia i rifugiati in eccesso. La Danimarca ha approvato il sequestro dei beni per i richiedenti asilo. La Svizzera decide di tassare gli stipendi dei rifugiati del 10% per 10 anni.

Sei paesi Ue sospendono Schengen e ripristinano controlli alle frontiere interne, oltre a Danimarca e Svezia anche Norvegia, Austria, Germania Francia. E’ rinnegata  l’idea su cui si fonda l’Unione Europea!

Secondo il Centro Astalli per i rifugiati di Roma si stanno adottando misure gravemente irrazionali che non freneranno i flussi migratori e i cui costi economici verosimilmente, saranno maggiori di qualunque ipotetico vantaggio.

Si continua ad usare la forza verso i deboli e si è permissivi e addirittura conniventi con i forti, dando armi a regimi che bombardano come in Yemen. Tanto poi sarà il cinismo europeo a sbarrare il passaggio a chi scappa!

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