Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 08.19

Pianeta migranti. Intervista a Soran Khidr, in fuga dall’Isis, dimenticato a Cremona (video)

Pianeta migranti propone l’intervista a un richiedente asilo curdo, Soran Khidr, che ha scelto Cremona come posto dove ricominciare una vita distrutta dai conflitti nel nord dell’Iraq. Ma la sua richiesta non ha avuto per ora risposta.

| Scritto da Redazione
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Il video propone la parte dell’intervista in cui Soran si racconta, con il suo italiano approssimativo, che ha voluto esercitare come segno del desiderio di sentirsi finalmente arrivato in un porto sicuro. Per facilitare l’ascolto del video-documento, ne trascriviamo i punti salienti.

Soran Khidr, 40 anni, viene da Kirkuk, nel nord dell’Iraq. E’ un giornalista televisivo e musicista, ed anche elettricista. E’ a Cremona da circa 8 mesi.

E’ arrivato a Cremona da Milano in treno. La prima tappa del suo viaggio è stata la Turchia, che ha raggiunto a piedi da Kirkuk in quattro giorni. Poi, sempre camminando, ha attraversato la Bulgaria, la Serbia, l’Ungheria da dove ha raggiunto l’Austria in macchina. Dall’Austria il viaggio è proseguito in treno.

Ha scelto di provare a stabilirsi in Italia perché si sente vicino culturalmente. La cultura musicale italiana, con le sue radici nel passato, lo interessa particolarmente, così come il mondo dell’informazione. Nel suo paese, lavorava nei mass media, suonava il violino e componeva, anche musica elettronica. Pensa, inoltre, che il modo di trattare i richiedenti asilo in Italia è migliore di quello degli altri paesi europei. Dell’Italia gli piace anche il calcio, che ha seguito fin da bambino.

La sua casa è stata distrutta da una bomba dei terroristi islamici. Sua moglie e uno dei tre figli, una bambina  di sei mesi, Nali, sono morti e tutto quello che aveva è stato distrutto. Da quel giorno non riesce più a suonare. Si commuove, perché era solito far addormentare la bambina suonando. Ora riesce solo a cantare.

Conosceva Cremona fin da quando era in Iraq; la scuola musicale che ha frequentato era intitolata a Cremona, che è famosa anche là per i suoi violini.

Dalla morte di sua moglie e della sua bambina si sente come morto, e tutto il giorno ha davanti agli occhi la loro immagine.

Prima del conflitto, a casa stava bene. Aveva tre case, la macchina, anzi tre macchine, tutto quello che gli occorreva per comunicare … Poi una bomba ha distrutto tutto.

1° Allegato Scheda Kirkuk

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