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Piloni M. Le proposte del PD cremasco sulle aziende pubbliche partecipate

| Scritto da Redazione
Piloni M. Le proposte del PD cremasco sulle aziende pubbliche partecipate

La scorsa primavera il PD ha organizzato una serie di incontri che hanno dato vita ad un documento programmatico dal titolo "Crema Città Territorio. Il libro bianco del cremasco".
Tra le tante proposte, c'è una parte dedicata proprio alle società pubbliche del territorio, di cui tanto si parla sulla stampa.
Di seguito le nostre proposte in merito.

fonte: Matteo Piloni

AMBIENTE, ENERGIA, SOCIETA' PARTECIPATE

Relazione finale dell'incontro “Ambiente, energia, società partecipate”, tenutosi martedì 29 marzo 2011, con relazione iniziale di Bruno Garatti (presidente Scs gestioni Spa) e contributi di: Agostino Alloni (consiglere regionale PD), Aldo Casorati (sindaco di Casaletto Ceredano), Mario Crotti, Agostino Guerci (consigliere comunale PD di Crema), Giorgio Pagliari (cda SCS gestioni), Virginio Venturelli (sindaco di Madignano), Francesco Verdelli.

Lo stato attuale

Nel corso degli ultimi 50 anni i comuni appartenenti al territorio cremasco hanno dato via a forme di collaborazione e coordinamento su vari servizi essenziali, con un'accelerazione crescente, avvenuta in particolare negli ultimi dieci anni, che ha portato a recuperare decenni di ritardi in questo settore. Ecco le tappe fondamentali:

-1967: I 47 Comuni del Cremasco e la Provincia di Cremona costituiscono il “Consorzio Intercomunale del Circondario cremasco” (CIC);
-1975: I 47 Comuni del Cremasco e la Provincia costituiscono il “Consorzio per l'eliminazione dei Rifiuti solidi urbani e industriali”;
-1984: I 47 Comuni del Cremasco e la Provincia di Cremona costituiscono il “Consorzio per il Collettamento e la Depurazione delle Acque”;
-1991: I tre Consorzi vengono riunificati: nasce il Consorzio Cremasco;
-2000: Il Comune di Crema costituisce l’Azienda Cremasca Servizi per la gestione dei servizi di acqua, gas, parcheggi, centro natatorio, pubblica illuminazione;
-2001: Il Consorzio Cremasco e l’Azienda Cremasca Servizi vengono trasformati in Società per Azioni;
-2002: Nasce l’Azienda Consortile Gas costituita da ACS, Consorzio Cremasco, ASM Castelleone;
-2003: Il 7 luglio avviene l’integrazione tra ACS e Consorzio Cremasco; nascono la Società Cremasca Reti e Patrimonio Spa e la Società Cremasca Servizi Spa;
-2007: La Società Cremasca Servizi si fa in due: nascono SCS Gestioni e SCS Servizi Locali;
-2008: SCS Gestioni entra in Linea Group Holding.

Le criticità
A breve termine ci saranno una serie di scadenze importanti e di esigenze tecniche e strategiche che richiedono una riflessione accurata. In particolare:
-Organizzazione NewCo per la raccolta rifiuti, che prevede una ridefinizione del rapporto con LGH e un ragionamento sul futuro di SCS Gestioni in termini di organizzazione e lavoro;
-Sbloccare l'empasse sulla Società unica dell'Acqua provinciale, attraverso anche nuova riorganizzazione e razionalizzazione funzionale dell'intero sistema aziende partecipate;
-Stabilire nuove sinergie con le aziende municipali di Pandino,Castelleone, Soresina per garantire un territorio ancora più forte e coeso.
In questo scenario è importante il ruolo di SCRP, l'azienda patrimoniale di tutti i comuni del territorio. A questo proposito urge un chiarimento sia in termini organizzativi (andare oltre la divisione tra Cremasca Servizi di Crema e tutti i restanti comuni con azioni rispettivamente al 35% e al 75%), sia in termini di gestione politica, per riaprire uno spazio di rappresentanza all'interno del Cda in rappresentanza anche dei comuni di centrosinistra.

Proposte e progetti
Alcune scelte strategiche da compiere sono:
-Ribadire una nuova scelta di “territorio” forte più vicino ai Comuni: oltre LGH, recuperando l'importanza e la centralità di SCRP;
-Determinare un nuovo possibile modello per SCRP, coerente con la situazione determinata: società di patrimonio e partecipazioni (LGH, Società Acqua). Ribadire che SCRP è il luogo in cui i Comuni soci elaborano le strategie operative sui servizi a valenza economico-industriale e non industriale di interesse territoriale, e la holding di un gruppo di società operative che erogano servizi in house ai comuni soci;
-Recuperare in pieno la centralità dei Sindaci e della “territorialità” specifica attraverso un rafforzamento della “Politica”, che deve garantire efficienza e coerenza innanzitutto nella scelta selezione degli Amministratori (secondo criteri di competenza e conoscenza delle dinamiche territoriali);
-Continuare con la logica del “Grande Comune”: messa in rete dei servizi e scelte strategiche (ad esempio: servizi comunali, varchi per la sicurezza, caserma Vigili del Fuoco, ecc..);
-Dare maggiore propulsione agli investimenti su ambiente ed energia (si è fatto tanto, ma molto si può ancora fare) per raggiungere l'obiettivo di un territorio a zero emissioni (es: mini TLR, illuminazioni a led e gestioni, interventi di risparmi energetici almeno su Edifici Comunali, sinergie con agricoltori per sviluppo Biogas/denitrificatori, ecc….)

Oltre a questo bisognerà anche ripartire da alcune proposte presentate dai sindaci del centrosinistra in occasione del rinnovo del Cda di SCRP. Ecco, in dettaglio, gli obiettivi specifici di quel documento:

1.Rafforzamento attraverso aggregazioni territoriali.
Le nuove normative in via di approvazione imporranno entro il 2011 la dismissione delle municipalizzate dei Comuni sotto i 30.000 abitanti ed in generale una razionalizzazione delle partecipazioni per quelli compresi tra 30 e 50.000 abitanti. Questa è un’occasione strategica di rafforzamento del territorio cremasco in SCRP. Va quindi aperto un canale di confronto privilegiato con le aziende del Comune di Crema che dovranno essere dismesse o liquidate e con le aziende di Pandino, Castelleone, Soresina, ecc… ai fini di costruire un percorso aggregativo finalizzato al rafforzamento strategico della municipalizzata di tutti i comuni del Cremasco (SCRP).

2.Rafforzamento attraverso nuovi servizi offerti ai Comuni.
SCRP è la società dei servizi in house dei Comuni cremaschi. Le normative vigenti spingeranno altresì i Comuni alla esternalizzazione di molti dei servizi non industriali. Questi servizi richiedono per essere erogati al meglio massa critica, organizzazione e competenze già oggi non sempre presenti nei comuni stessi. Va quindi costruito e rafforzato uno “spazio societario” (Il Grande Comune) che consenta ai Comuni di esternalizzare parte dei propri servizi a valenza non industriale trovandone gradimento in termini di rapporto qualità/costi. Il dialogo che si aprirà con le municipalizzate più piccole fornirà, in tal senso, ulteriore stimolo ed esperienza. Per fare questo sarà necessario sviluppare una vivace capacità imprenditoriale e strutturare e organizzare conseguentemente l’azienda acquisendo direttamente competenze e capacità gestionali finalizzate a rendere competitiva l’offerta, non limitandosi a sottoscrivere contratti con i Comuni “girarandoli” successivamente a soggetti terzi con tutti i rischi e le diseconomie connesse a tale modalità d’impresa.

3.Rafforzamento per potenziale conferimento assets dei Comuni.
Ai fini di un ulteriore rafforzamento di SCRP va ripresa, sviluppata e conclusa l’azione finalizzata ad esplorare la possibilità di conferimento di alcuni assets (reti) da parte dei Comuni soci di SCRP.

4.Riorganizzazione e semplificazione societaria.
Le azioni di cui ai punti precedenti dovranno condurre anche ad una riorganizzazione societaria del Gruppo perseguendo specificatamente i seguenti obiettivi:
-riduzione del numero società
-riduzione del numero dei Consigli di Amministrazione e degli Amministratori
-accorciamento della catena di “Governance” delle società del Gruppo che dovrà sempre più essere concentrata sui Consiglieri di Amministrazione di SCRP nominati dall’Assemblea dei Sindaci.

5.Servizi a valenza economica.

a)Acqua

SCRP partecipa attivamente alla costituzione del nuovo soggetto gestore delle reti ed erogatore del servizio previsto dalla attuale normativa, candidandosi ad un ruolo di rilievo nella componente pubblica della costituenda nuova società provinciale (che come da patti sottoscritti con Cremona dovrà avere sede a Crema) e nel contempo si muoverà per favorire la partecipazione dei soggetti erogatori pubblici alla gara per la scelta della parte privata.
In tal senso andrà perseguita una strategia finalizzata al rafforzamento dei soggetti pubblici della Provincia di Cremona riprendendo con forza il percorso aggregativo già delineato negli accordi sottoscritti tra le varie società (gestori reti ed erogatori) e andrà concluso il percorso di costituzione della SOB Idrica di LGH.

b)Rifiuti
In vista delle imminenti scadenze normative è necessario individuare la migliore procedura finalizzata a mantenere, e possibilmente potenziare, l’attuale sistema di raccolta e smaltimento rifiuti ( e le strutture societarie ad esso dedicate) scongiurando la possibilità che si possa aprire una fase di peggioramento del servizio offerto sul territorio in termini di rapporto costo/qualità.

SCRP si propone di acquisire tutte le piazzole comunali dei rifiuti che unitamente a quelle già in proprietà costituiscono la principale infrastruttura del servizio ambientali;

SCRP continua lo sviluppo del polo tecnologico ambientale di Biofor potenziando l’impianto ed ampliandolo con ulteriori impianti di trattamento (essicazione fanghi);

c)Energia da fonti rinnovabili
SCRP prosegue nella implementazione del progetto BIOFOR che utilizza forsu e biomasse agricole per la produzione di energia elettrica;
SCRP prosegue nella realizzazione di impianti fotovoltaici su fabbricati e strutture dei soci.
SCRP propone ai propri soci impianti di cogenerazione e teleriscaldamento (costruzione e gestione calore) e di altri servizi energetici.


6.Le partecipazioni in LGH.
Parallelamente alla partita strategica connessa col mantenimento dell’attuale livello dei servizi sul territorio (in particolare acqua e rifiuti) andrà individuata anche la migliore strategia per valorizzare le partecipazioni oggi detenute in LGH. Al riguardo diventa fondamentale una valutazione strategica, entro il termine stabilito per la prossima patrimonializzazione di LGH (Giugno 2011), affinchè si possa responsabilmente decidere sul conferimento o meno a LGH di altri assets, ovvero uscire dalla stessa attraverso tempi e modi da individuarsi ai fini di monetizzare al meglio l’eventuale cessione delle quote del Cremasco e quindi utilizzare, tutto o in parte, il conseguente gettito monetario per un rafforza ulteriormente i servizi offerti da SCRP al territorio e ai Comuni. Nel contempo andrà rafforzato il presidio operativo dell’azione della Holding anche ai fini di meglio valorizzare le risorse (umane e territoriali) dell’area cremasca.

7.Profilo dell’organo amministrativo
Il raggiungimento dei predetti obiettivi strategici impone di delineare un profilo dell’organo amministrativo ad essi adeguatamente rispondente. In questo senso, il Consiglio di Amministrazione dovrà essere composto da soggetti dotati di elevate professionalità negli ambiti giuridico, economico-finanziario, tecnico e gestionale, e presieduto da una figura autorevole che svolga una funzione di intensa guida strategica; ciò al fine di attribuire all’organo amministrativo le prerogative che gli sono proprie, connotandolo come vero e proprio organismo di gestione che svilupperà la sua azione anche attraverso la figura di Consiglieri Delegati all’uopo incaricati dal Consiglio sulla base delle singole professionalità ed esperienze in esso presenti.

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