Qualcuno chiamerà in causa il palo colpito da Scarsella nel primo tempo, la traversa (gol sbagliato) di Marconi sull'1-2, il rigore non dato dall'arbitro per un fallo su Porcari nel finale. Se questa sarà l'analisi permettetemi di dire che non sono d'accordo. La Cremonese ha regalato la partita agli scarsi avversari scendendo in campo molle e presuntuosa. Ha subito il gol su rigore dopo 6 minuti (Marconi, fallo evitabile ma fallo) e nei primi 20 minuti non è stata capace di creare un pericolo dalle parti del portiere toscano. Poei è vero che ha reagito, ma più per istinto che sul piano del gioco. Il solito pallone lungo per le punte, senza quasi mai sfruttare le fasce laterali (la sinistra soprattutto), non può sempre funzionare. E non ha funzionato contro una squadra che sta cercando di scappare dai playout. Prendere il gol al secondo minuto di recupero su un pallone che sembrava perso è stato altrettanto clamoroso. Non si può quasi sul fischio finale perdere un avversario sulla linea di fondo, non si può in mischia lasciare libero un giocatore a spingere palla in rete da un passo.
Nella ripresa un po' meglio, anche se il gol è arrivato su una prodezza di Brighenti convalescente e appena entrato in campo. Degli altri attaccanti nemmeno l'ombra, sempre anticipati dagli avversari. La traversa di Marconi. Sfortuna da nemmeno un metro dalla porta? No, gol sbagliato, con la sola attenuante che si tratta di un difensore. Ancora nel recupero è arrivato in contropiede il terzo gol dei toscani. In certi momenti, soprattutto nel primo tempo, mi è sembrato di vedere una sfida fra Dilettanti e non di Lega Pro. La Pistoiese non sarà una grande squadra ma la Cremo non è sembrata molto di più. Dopo quattro vittorie consecutive una sconfitta ci può anche stare. Per la terza volta consecutiva la squadra è andata sotto nel primo tempo ma non sempre le rimonte riescono.
Questa non è una critica al campionato grigiorosso ma alla singola partita. Ora non rimane che difendere il secondo posto.
