Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 06.37

Provincia di Cremona, politica: Cambia Soncino denuncia un ‘no al dialogo’

La coalizione soncinese si esprime nel comunicato sotto riportato

| Scritto da Redazione
Provincia di Cremona, politica: Cambia Soncino denuncia un ‘no al dialogo’

Il decimo anno di giunta del centrodestra a Soncino si avvia a conclusione ed è certamente tempo di fare bilanci, non solo finanziari, che possano dare idea ai soncinesi di quale sia stata la qualità del lavoro fatto da chi li ha lungamente amministrati. «Un’importante sfida che ogni Amministrazione pubblica ha dovuto affrontare in un clima generale di calo di fiducia nella classe politica è quella relativa all’esigenza di trasparenza e partecipazione. Sfida decisamente persa dal centrodestra soncinese», sottolinea il candidato Sindaco della coalizione Cambia Soncino Gabriele Moro. «I Consigli Comunali negli anni si sono sempre più svuotati di cittadini e si è affievolita via via l’importante funzione di controllo sul dibattito consigliare e di formazione di un giudizio ponderato dei propri eletti, che la cittadinanza può esercitare, presenziando nei momenti in cui le scelte amministrative vengono prese. Il caso soncinese, in questo senso, è emblematico. Nel novembre 2010 il gruppo consigliare di ApertaMente ha cercato di limitare questa tendenza portando in consiglio comunale una mozione per l’installazione di un sistema di telecamere che permettesse la trasmissione in streaming dei Consigli Comunali. Tutto questo, oltre a essere realizzabile a basso costo, avrebbe certamente dato ai nostri concittadini una possibilità in più di controllare in prima persona l’opera dei loro rappresentanti».

«Il centrodestra ha bocciato sonoramente la nostra proposta, forse felice del calo di partecipazione che comporta il non dover rendere conto a nessuno dei motivi delle proprie scelte. Alla faccia della trasparenza!», aggiunge il Consigliere Comunale di minoranza Francesco Bolzoni. «Un’ulteriore grave colpa del centrodestra soncinese: l’aver lasciato scomparire il periodico Partecipare, che rappresentava un’ottima occasione “istituzionale” per i Consiglieri Comunali di entrare nelle case dei soncinesi e spiegare loro quali fossero le idee e le motivazioni alla base delle battaglie sostenute in Consiglio Comunale. Ma anche in questo caso il centrodestra ha preferito non dover render conto a nessuno del proprio operato. Senza contare la rimozione delle bacheche pubbliche fuori dal Comune, altro strumento di dialogo e di trasparenza nei confronti dei propri cittadini, o la scarsa o, per meglio dire, nulla propensione al confronto pubblico attraverso la convocazione di assemblee partecipate su argomenti di interesse comune».

«Questa Amministrazione ha dimostrato in più occasioni di temere il dialogo e la discussione democratica, e di non voler coinvolgere la cittadinanza», hanno concluso gli esponenti di Cambia Soncino, «dimenticando che il Municipio non è proprietà privata, ma è di tutti».

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