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Quarantore e cena di San Giuseppe a Porana

I Volontari del Borgo invitano tutti alle cerimonie nella chiesetta di S. Crispino e a gustare i piatti della tradizione alla rinnovata Locanda

| Scritto da Redazione
Quarantore e cena di San Giuseppe a Porana

Quando arriva la festività di S. Giuseppe per gli abitanti di Porana e dintorni è tempo di Quarantore. Ci sono le ore di adorazione presso la suggestiva chiesetta neogotica di S. Crispino, fissate per Venerdì 20 e Sabato 21 dalle 16 alle 17, al termine delle quali è prevista la benedizione eucaristica. Inoltre Venerdì 20 c’è la via crucis alle ore 21, accompagnata dai canti della corale di Porana. Domenica 22 Marzo, invece, l’ora di adorazione è dalle 9, mentre alle 10 si chiudono le Quarantore con la S. Messa cantata. Le donne del borgo, nel frattempo, preparano le tradizionali frittelle di S. Giuseppe, secondo una tradizione tramandata dalle nostre nonne (la ricetta è anche segnalata sul calendario 2015 del Borgo, proprio nel mese di Marzo). A proposito di buongustai: l’appuntamento è anche a tavola, per la cena di S. Giuseppe, organizzata alla Locanda del Borgo di Porana, che ha riaperto i battenti lo scorso Dicembre e che ora viene gestita da Luisa e Roberto Galvan, due coniugi con la passione per la cucina. Forti dell’esperienza acquisita negli anni in un locale gestito a Bressana Argine, hanno ora deciso di mettersi in gioco nel Borgo di Porana, con la cucina tipica lombarda e un servizio bar con giornali, disponibile dall’alba, alle 6, per tutti i pendolari che usufruiscono della stazione ferroviaria di Pizzale-Lungavilla. La cena di S. Giuseppe parte con una specialità di Luisa e Roberto, gnocco fritto accompagnato dai salumi, prosegue con risotto e pasta fantasia, carni, dolce della casa. Cena, tutto compreso, compreso il bere, 25 euro. Ma occorre prenotare per tempo al 389.2566296 (Associazione Porana Eventi). Nel frattempo i volontari di Porana ricordano anche il mercatino pasquale, che verrà allestito proprio in occasione delle Quarantore, per permettere, con l’acquisto di una semplice idea regalo, di poter raccogliere fondi per coprire il costo dei lavori del nuovo sagrato, inaugurato lo scorso Settembre. Ulterori informazioni su  e il profilo di facebook.

“State bene attenti a non fare entrare nessuno presso le vostre abitazioni, soprattutto se siete anziani ricordate che siete nel mirino dei truffatori”: questo l’appello lanciato da Ivo Gatti, Presidente dell’Auser Pizzale, dopo l’ennesimo colpo messo a segno nei giorni scorsi alla frazione Porana. “Ci avevano già segnalato alcuni mancati colpi a Pizzale, perché le potenziali vittime, sempre anziane, avevano capito che si trattava di un raggiro e avevano provveduto a chiamare le forze dell’ordine al 112 – spiega Ivo Gatti -. Purtroppo però, a Porana i truffatori sono andati a segno nell’abitazione di due sorelle novantenni, nella via della Stazione. E quando hanno dato l’allarme era ormai troppo tardi”. Quel giorno, in zona, parecchi abitanti hanno notato un uomo non molto alto, un po’ robusto, vestito da operaio: suonava alle abitazioni delle persone sole, spiegando di essere un tecnico dell’acquedotto comunale e chiedendo di poter entrare. Come stratagemma utilizzava questa esca: “Un camion si è appena ribaltato qui vicino, causando un potenziale pericolo per la falda e io devo chiudere l’acqua dei vostri rubinetti”. Poi, una volta avuto il lasciapassare, esibendo tra l’altro un cartellino falso, il truffatore chiedeva alla vittima di verificare che l’acqua fosse chiusa, non prima però di aver messo oro e denaro nel frigorifero..per evitare che si danneggiassero..ora, anche al più sprovveduto, una richiesta del genere dovrebbe far sorgere qualche dubbio. “In effetti non riesco a capacitarmi di quello che è successo – ha spiegato E.C., l’anziana truffata -. Quest’uomo, molto distinto, era come se mi avesse ipnotizzato, non capivo più nulla e ho eseguito esattamente quanto mi aveva ordinato”. Solo alla fine la donna, una volta che l’uomo era uscito dal cancello, dove lo attendeva un complice in auto, si è accorta che dal frigorifero erano spariti tutti i beni di famiglia che aveva inserito, dal denaro ad oggetti di valore. A quel punto non ha potuto fare altro che denunciare l’accaduto ai carabinieri di Voghera. Dall’Auser Ivo Gatti ricorda: “ La stessa mattina questo malvivente aveva già tentato colpi in quattro abitazioni, in via Cascinali, in via Ferraris, in via Staffarda e in via Cantone. Quindi un vero e proprio raid. In caso di gente sospetta in paese la prima cosa da fare è avvisare il 112, non fate finta di nulla, diamo una mano anche agli anziani che vivono spesso soli e non hanno alcuna protezione. E non abbiate paura di denunciare questi fatti, purtroppo sono ancora in molti a non farlo per vergogna, per paura che qualcuno possa giudicarli ingenui ”. Nel frattempo a Pizzale e Porana l’Auser ha provveduto a far stampare ed affiggere alcuni volantini per invitare la popolazione a non aprire ad estranei e ad avvisare sempre le forze dell’ordine.

 

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