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Quinto conto Energia.Cgil-Cisl-Uil chiedono modifiche

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Quinto conto Energia.Cgil-Cisl-Uil chiedono modifiche

La nota unitaria sui decreti ministeriali sul “Quinto conto energia” e “Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche”, inviata da Cgil-Cisl-Uil Nazionali alla Conferenza delle Regioni e ai Ministri dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente e dell'Agricoltura
Dott. Vasco Errani
Presidente
Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Dott. Massimo Giordano
Assessore energia Regione Piemonte e
Coordinatore degli Assessori Regionali all’energia
e p.c. Sen. Mario Monti
Presidente del Consiglio dei Ministri
Dott. Corrado Passera
Ministro Sviluppo Economico
Dott. Corrado Clini
Ministro Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Dott. Mario Catania
Ministro Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Roma, 3 maggio 2012
CGIL, CISL , UIL .

Considerazioni, proposte e richieste di modifica dei decreti ministeriali sul “Quinto conto energia” e “Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche” all'esame del Coordinamento delle Regioni.
Vista la mancata possibilità di sviluppare qualsiasi confronto preventivo con il Governo sui decreti riferiti al “Quinto Conto energia” e “Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche”, Cgil Cisl e Uil avanzano al Coordinamento delle Regioni le seguenti considerazioni e proposte di modifica dei decreti in oggetto.
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità che si istituisca il nuovo Piano Energetico Nazionale e richiedono lo svolgimento di una grande Conferenza nazionale sull’Energia in grado di dare certezza sugli obiettivi fondamentali della sicurezza degli approvvigionamenti, della crescita, dell’autonomia energetica, del contenimento e riallineamento dei costi dell’energia alla media europea, del soddisfacimento degli impegni europei in tema di riduzione della Co2, di sviluppo delle rinnovabili, dell’efficienza e del risparmio energetico.
Sebbene le Organizzazioni sindacali convengano sulla necessità di ridurre in prospettiva il costo dell’energia sulla bolletta elettrica delle famiglie e delle imprese, non possono accettare però l’impostazione di contrapposizione con lo sviluppo delle rinnovabili e con la tutela dell’occupazione del settore delle rinnovabili.
Richieste:
1. non ridurre drasticamente le risorse a disposizione del “quinto conto energia” , attingendo eventualmente le risorse aggiuntive non dalle bollette dei cittadini , ma dalle maggiori entrate realizzate dalle finanze dello Stato per il ritorno dagli investimenti e dallo sviluppo delle attività che si sono realizzati nello stesso settore delle rinnovabili.
Inoltre un’altra fonte di recupero di finanziamenti a favore delle rinnovabili possono essere le risorse che deriveranno alla Stato dalla vendita dei diritti di emissioni della Co2.
2. si è consolidata anche in Italia una importante filiera industriale, con una dote significativa di nuova occupazione in particolare giovanile, che deve essere supportata soprattutto rispetto alle politiche di dumping commerciale dei paesi dell’Asia. Conseguentemente bisogna ripristinare la premialità verso i prodotti Made in EU .
3. la premialità nella sostituzione delle coperture in amianto con impianti fotovoltaici deve essere riconfermata in quanto i buoni risultati finora conseguiti sono da sviluppare ulteriormente per dare una certezza di tutela della salute a tutti i cittadini, che questa norma sta realizzando nel concreto e su vasta scala.
4. finalizzare l’introduzione del registro per tipologia di utenti.
Ipotesi A : per famiglie> 12 Kw ; per plurifamiglie o condomini >100 Kw ; per le PMI >200Kw.
Ipotesi B : meccanismo del registro a partire da impianti > 100 Kw.
5. non applicare il meccanismo del Registro per impianti FV realizzati da Enti Pubblici e PA.
Cgil, Cisl e Uil ribadiscono il netto dissenso rispetto al modo di procedere dei Ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente nel decretare sulle importanti questioni delle energie
rinnovabili, che rappresentano un pezzo importante del futuro energetico dell’Italia e dell’Europa, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali e con il sistema delle imprese e senza la definizione di un quadro generale del futuro energetico dell’Italia nei prossimi anni.
Per quanto riguarda il Decreto sulle “rinnovabili elettriche non fotovoltaiche” l’entrata in vigore del nuovo sistema di incentivazione previsto dal D. Lgs. 28/2011 deve essere soggetta ad una proroga di uguale periodo del ritardo accumulato nell’emanazione del decreto ministeriale attuativo il cui termine era settembre 2011. Non appare corretto infatti che le imprese, oltre alla riduzione delle tariffe incentivanti, debbano scontare anche gli effetti di un ritardo normativo che ha prolungato il blocco delle investimenti già in corso con grave pregiudizio economico.
Richieste:
6. proroga dell’entrata in vigore del nuovo meccanismo di incentivazione
L’entrata in vigore del nuovo sistema di incentivazione previsto dal D. Lgs. 28/2011 deve essere soggetta ad una proroga di uguale periodo del ritardo accumulato nell’emanazione del decreto ministeriale attuativo il cui termine era settembre 2011.
7. eliminazione del differimento del riacquisto dei certificati verdi
nella bozza inviata alla Conferenza delle Regioni per il dovuto parere, si prevede che i Certificati Verdi delle produzioni dell’anno 2011 non verrebbero più ritirati dal GSE entro Maggio 2012 e pagati entro Giugno 2012, ma con un sistema alquanto complesso in tre rate fino a Dicembre 2012. Questa previsione contenuta all’Art. 20, Comma 3 qualora dovesse rimanere, rappresenterebbe una ulteriore significativa criticità che comporterebbe sugli impianti eolici un serio rischio di fallimento della maggior parte degli imprenditori poiché, nella gran parte dei casi, non è possibile riprogrammare i contratti di finanziamento.
8. aste: riconoscimento di flessibilità nel primo anno di applicazione per l’avvio del meccanismo delle aste:

Concordiamo sullo strumento del meccanismo delle aste , ma in attesa della definizione delle procedure e per non bloccare la messa in opera degli impianti già autorizzati si chiede : l’operatività delle aste a partire dall’ 1/07/ 2013 con l’innalzamento della soglia delle aste per impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici sopra i 50MW
Infine le organizzazioni sindacali chiedono al coordinamento delle Regioni di sviluppare a valle della conclusione dell'iter dei decreti sul “quinto conto energia” e, un proficuo confronto per individuare e condividere un programma di formazione professionale su tutte le attività riferite alle energie rinnovabili e allo sviluppo dell’efficienza energetica come la UE ci indica da tempo.
CGIL CISL UIL
F. Solari G. Baratta F. Giacomassi P.Carcassi

 

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