I soldi del Recovery fund ancora non ci sono, ma le mafie ci hanno messo già gli occhi sopra. A lanciare l’allarme, oggi da Roma, è il direttore di Europol che parla di un "incremento delle infiltrazioni nell’economia europea" da parte di organizzazioni criminali.
Europol mette in guardia i singoli governi dei paesi membri a monitorare efficacemente la situazione visto che le mafie hanno intenzione di sfruttare i fondi (per l’Italia sono 209 miliardi) messi in campo dall’Unione europea contro la crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus.
Il direttore esecutivo di Europol Catherine De Bolle, giunta nella capitale italiana per l’incontro tra i vertici delle polizie europee, ha tracciato un quadro a tinte fosche sollecitando la massima attenzione sugli appetiti criminali legati al piano di ripresa: "L'incremento delle infiltrazioni è il motivo per il quale Europol ha chiesto di monitorare con attenzione i finanziamenti" connessi al Recovery plan poiché i "fondi costituiti dagli Stati membri sono già presi di mira dalle organizzazioni criminali e prevediamo lo saranno ancora di più".
Secondo De Bolle: "I prodotti altamente richiesti, come disinfettanti, mascherine, termometri, ventilatori meccanici e fantomatiche cure per il coronavirus continuano a essere oggetto di truffe di vasta portata anche online". In particolare: "Un modus operandi più sofisticato vede i criminali sequestrare l'identità di imprese e offrire alle vittime la vendita di prodotti legati alla pandemia, per poi sparire nel nulla. Ci sono state autorità sanitarie di stati membri e aziende private tra le vittime" ha spiegato la dirigente di Europol.
Le risorse del Recovery fund dovrebbero essere disponibili a inizio del 2021, tempo entro cui l'Italia dovrà aver approntato un convincente piano nazionale di rilancio: "Una possibilità unica e forse irripetibile di interventi per assicurare prosperità" ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in questi giorni.