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Rigassificatore.Nessun bavaglio ai cittadini di Brindisi

| Scritto da Redazione
Rigassificatore.Nessun bavaglio ai cittadini di Brindisi

RIGASSIFICATORE: NESSUNO PUÒ METTERE IL BAVAGLIO AI CITTADINI DI BRINDISI
Con una nostra recente nota abbiamo mosso motivate critiche alla offensiva propagandistica della Brindisi Lng rivolta a fare pressioni sugli enti e gli uffici interessati per ottenere il “via libera” alla costruzione di un impianto il cui procedimento autorizzativo è stato ritenuto sia dall’autorità giudiziaria e sia dal competente ministero segnato da illegalità di varia natura che hanno dato luogo, da una parte, ad un procedimento penale tutt’ora in corso e, dall’altra, alla riapertura della procedura autorizzativa ritenuta irregolare e priva di prescritti adempimenti.

Abbiamo in quella nota rilevato che il presidente della British Gas Ratti in una recente intervista, rispondendo ad una specifica domanda sul citato processo penale, aveva dichiarato quanto segue: “so quello che è accaduto ma ora è tutto diverso”. Una chiara ammissione quindi che le cose in passato non sono andate come dovevano andare tanto è vero che il predetto dirigente avverte oggi il bisogno di dare assicurazione che tutto è cambiato e che è subentrata “gente nuova”. Collegandoci a tale dichiarazione abbiamo, nel nostro intervento, ribadito che, come abbiamo fatto in passato, avremmo continuato ad invitato le competenti autorità a valutare l’opportunità di esperire accertamenti per verificare se nel prosieguo della procedura alle vecchie irregolarità se ne fossero aggiunte di nuove.

Sorprende che quest’ultimo passaggio della nostra nota abbia fatto focosamente insorgere la Brindisi Lng fino ad indurla a rivolgere alle nostre associazioni espressioni duramente offensive e a prospettare addirittura l’avvio di reazioni giudiziarie prive di qualsiasi logica e fondamento e quindi tali da risultare, esse sì, giuridicamente censurabili. Ma su un piano diverso la sortita della Lng suscita alcune domande. Non dovrebbe la citata società essere come noi favorevole all’espletamento di ogni verifica rivolta ad assicurare la regolarità delle procedure in corso? E perché mai essa manifesta tanta acrimonia nei confronti di un movimento ambientalista locale che ha sempre conciliato la nettezza delle proprie posizioni con il pieno rispetto della legalità?

Nel suo furore repressivo la Lng non tollera che si definisca, come noi abbiamo fatto e continueremo a fare, “pericoloso” il progetto per la costruzione del rigassificatore nel porto, a ridosso della città e in una zona a rischio di incidente rilevante. Una costruzione, teniamo a ricordare, che il Presidente della regione Vendola ha pubblicamente e ripetutamente definito “un crimine contro l’umanità”. E non basta perché passa disinvoltamente all’offesa gratuita tacciando le nostre tesi di “terrorismo” e “retriva propaganda pseudo ambientalista”. Si spinge inoltre ad avanzare dubbi sulla rappresentatività del nostro movimento dimenticando che il “NO” al rigassificatore è una scelta non solo nostra ma anche di vaste espressioni della società civile e soprattutto della Regione Puglia e delle Amministrazioni locali che hanno istituzionalmente la rappresentanza democratica delle popolazioni interessate. Ringraziamo intanto per le autorevoli e puntuali attestazioni di solidarietà che da più parti ci giungono.
Viviamo in un paese democratico nel quale i “controlli di legalità” sono posti a garanzia dello Stato di diritto, un Paese retto da una Costituzione che promuove la partecipazione dei cittadini e, all’articolo 21, sancisce il diritto alla libera manifestazione del pensiero. Ne prenda nota la British Gas/Brindisi Lng: nessuno può mettere il bavaglio ai cittadini di Brindisi.
Brindisi, 16 luglio 2011

Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Acli Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

 

COMUNICATO LNG
Brindisi LNG accoglie con favore e rinnova l’invito all’apertura di un ampio dibattito cittadino sulla questione rigassificatore. L’azienda non intende sottrarsi al confronto, anche da parte di chi legittimamente avanza riserve e preoccupazioni sull’impianto ed è disponibile ad un confronto basato su informazioni corrette ed obiettive. Il dialogo però può avvenire solo entrando nel merito del progetto, e non certo basarsi sull’insulto e sul tentativo di intimidazione che purtroppo anche in questa occasione ha contraddistinto la reazione di alcune sigle ambientaliste, sul cui effettivo grado di rappresentatività ci è lecito avanzare qualche dubbio.
?Definire “pericoloso” un progetto può servire per fare terrorismo psicologico, disinformazione e la più retriva propaganda pseudo ambientalista (non certo in linea con il moderno movimento ambientalista europeo che è da sempre favorevole ai rigassificatori) ma rappresenta in realtà solo un maldestro tentativo di influenzare l’operato degli enti tecnici che hanno il compito di valutare l’effettiva sicurezza dell’impianto.
Quanto poi al tentativo quasi intimidatorio con il quale ancora una volta alcune etichette ambientaliste tentano di strumentalizzare le “competenti autorità” in vista di fantomatiche “nuove illegalità” da accertare, Brindisi LNG rende noto che ha già dato mandato ai propri legali di perseguire in tutte le sedi giudiziarie ogni affermazione che possa risultare diffamatoria e lesiva dell’immagine della società, anche al fine di salvaguardare  un più serio e produttivo confronto sulle caratteristiche del nuovo progetto e sui benefici per la comunità brindisina.

 

 

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