Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 23.45

Romania e Turchia in prima fila sulle forniture di gas alla UE

| Scritto da Redazione
Romania e Turchia in prima fila sulle forniture di gas alla UE

ROMANIA E TURCHIA IN PRIMA FILA PER LA DIVERSIFICAZIONE DELLE FORNITURE DI GAS  DELL'UNIONE EUROPEA
Il Premier romeno, Victor Ponta, sostiene la necessita di sfruttare i giacimenti del Mar Nero, e di realizzare il Nabucco, per incrementare la posizione di Bucarest nel mercato energetico europeo. Ankara fondamentale per il trasporto in UE dell'oro blu proveniente da Azerbaijan ed Israele,
Il progetto di indipendenza energetica europea parla sempre più romeno e turco, con una punta di americano. Nella giornata di giovedì, 9 Maggio, il Premier romeno, Victor Ponta, ha dichiarato l'intenzione di incrementare il ruolo della Romania nel mercato dell'Energia dell'Unione Europea.
Come riportato da Natural Gas Europe, il Premier Ponta, durante una visita nel Mar Nero, ha dichiarato che lo sfruttamento dei giacimenti marittimi di gas naturale sono fondamentali per garantire a Bucarest l'indipendenza energetica.
Inoltre, il Premier romeno ha anche illustrato l'importanza del Nabucco: conduttura concepita per veicolare 30 Miliardi di metri cubi di gas all'anno proveniente dall'Azerbaijan in Austria attraverso Ungheria, Romania e Bulgaria, a partire dalla Turchia.
Proprio la Turchia è il secondo Paese che, insieme a Bucarest, è destinato a ricoprire un ruolo da protagonista per garantire l'indipendenza energetica dell'Unione Europea.
Oltre che dal trasporto del gas dell'Azerbaijan in Europa attraverso il Nabucco -e prima ancora per mezzo del Gasdotto Trans Anatolico TANAP: conduttura concepita per veicolare l'oro blu azero del Nabucco lungo tutto il territorio turco- Ankara è in prima fila per le forniture in Unione Europea del gas di Israele.
Con lo sfruttamento dei giacimenti Leviathan e Tamar, Israele ha avuto a disposizione un ingente quantità di gas, esportabile in Europa per garantire all'UE un'ulteriore diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Dopo avere invano cercato di stabilire una partnership con Cipro per l'invio del gas dei due giacimenti del Mediterraneo, Tel Aviv si è rivolta ad Ankara per realizzare un gasdotto che, dal territorio israeliano, veicola l'oro blu nel sistema infrastrutturale energetico turco.
Washington con Bruxelles, Giordania, Siria e Russia contro
Il riavvicinamento è stato possibile grazie all'intervento del Presidente USA, Barack Obama, che ha invitato Israele e Turchia a superare una crisi politica legata alla vicenda della Freedom Flottilla.
L'intervento degli USA è stato fondamentale per garantire la possibile realizzazione di un'infrastruttura necessaria per l'indipendenza energetica dell'Unione Europea.
Come riportato dall'agenzia UPI, a contrastare il gasdotto da Israele alla Turchia sono Giordania e Siria, che hanno dichiarato la mancata volontà di permettere il transito dell'infrastruttura sul proprio territorio.
Un altro avversario dell'infrastruttura è la Russia, che intende mantenere il ruolo predominanza nel mercato energetico dell'UE.
Ogni progetto concepito per diversificare le forniture di gas dell'Unione Europea è puntualmente contestato da Mosca, che si avvale dell'appoggio delle grandi compagnie dell'Europa occidentale per tutelare i propri interessi in seno all'UE, spesso creando uno scontro tra singoli Stati e Commissione Europea.

Matteo Cazzulani
Freelance Journalist
m.cazzulani@gazeta.pl
http://matteocazzulani.wordpress.com
http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

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