Giovedì, 16 maggio 2024 - ore 01.29

Salvare l'Italia con tre provvedimenti

| Scritto da Redazione
Salvare  l'Italia con tre provvedimenti

1) staccando la spina alla finanza d'assalto ( organismi  che vogliono vivere agiatamente alle spalle di ignari risparmiatori o aumentando a sproposito  i prezzi di materie prime e non  ). Con leggi e regole si escluda dal mercato italiano i derivati, le vendite allo scoperto dei titoli, il trading ad alta frequenza;  (tornando a regole di mercato per la produzione effettiva di ricchezza ).Smettendo di salvare le banche
2) eradicando l'evasione fiscale (con  obbligo di detenzione degli scontrini e delle fatture da parte delle persone fisiche e il pagamento elettronico per importi  superiori ai 250 euro;
3) immettendo immobili e terreni di proprietà dello Stato in un Fondo. Il valore totale diviso in quote da immettere immediatamente  nel mercato ( magari  utilizzandole  per pagare gli arretrati dovuti alle imprese per forniture e servizi). Per renderle maggiormente appetibili  garantendo capitale per un paio  d’anni e un saggio di interesse del 3-4% dal momento del possesso . Le vendite dirette di questi beni, invece nel 90% diventano vendite a saldi(   ricordando le esperienze del recente passato)
Continuare con  la politica del rigore, che diminuisce la produzione di ricchezza diminuendo le capacità di spesa dei cittadini,  sta portando progressivamente  in miseria la metà della popolazione(che non è la situazione di lieve difficoltà odierna ) e alla chiusura di  imprese ancora aperte ma abbastanza indebolite. Non si può aspettare che la crisi passi come fosse un'influenza e solo  azioni dirette con scelte operate  danno impulso al PIL. Le riforme imprescindibili in Italia debbono essere tese ad abbassare subito le imposte e i contributi del 10%, la spesa pubblica e il debito pubblico. Per riuscire a produrre più ricchezza necessita diminuire le spese di produzione (meno  tasse e burocrazia)  ed agendo sui prezzi, visto che, almeno per ora, non si riesce ad agire sulla produttività. Lasciando opportune risorse a  chi ha prodotto la ricchezza di poterne usufruire . Se si continua a consumare, con le poche risorse rimaste in tasca, in percentuali altissime   la ricchezza prodotta all’estero, và da sé che non si può creare lavoro e ci si impoverisce anche per nostra scelta .
 
Orlando Masiero
via Piove 34
30032 Fiesso D'Artico
Venezia

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