Martedì, 30 aprile 2024 - ore 01.35

Scontro ‘etero’ - ‘omo’. La creazione dei falsi bisogni mistificati. Claudio Merlini (padagogista)

La generazione di esseri umani diventerà una funzione sempre più esclusiva di una classe di proprietari dei ‘mezzi di produzione’. Nuova mercificazione

| Scritto da Redazione
Scontro ‘etero’ - ‘omo’. La creazione dei falsi bisogni mistificati. Claudio Merlini (padagogista)

Gentile direttore, il grande dissidente Aleksandr Solzenicyn avrebbe definito ciò che sta accadendo, giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi ‘il nuovo sistema della menzogna organizzata’. Il nuovo totalitarismo della ‘società radicale di massa’ si presenta, però, in veste chic.

È una tirannide dal volto umano, civilizzata, solidale, che volendo apparire ludica e amabile può permettersi anche una governance confidenziale. Di fronte abbiamo quel nuovo ordine politico, economico e culturale che ha omologato sotto l’egida di un pensiero unico tanto le sinistre quanto le destre. In questo clima manicheistico la propaganda massmediatica vuole convincerci che un nuovo conflitto sia scoppiato: la guerra di una maggioranza di ‘etero’ che cerca di difendere i propri privilegi escludendo dai diritti una minoranza di ‘omo’. La vera natura del conflitto, neanche a dirlo, è un’altra. Oggi, nel momento in cui per ammissione unanime lo stato nazionale è entrato in crisi, si è aperto un nuovo ed inedito fronte: il conflitto biopolitico, dove ad essere contesa è niente meno che la funzione procreativa, fino a ieri appannaggio naturale della famiglia. Si parla difatti di antropologia-politica. Con le nuove tecnologie della riproduzione si è intensificato il pressing per espropriare la famiglia della procreazione. Le vecchie élites dei rivoluzionari di professione avevano stretto un’alleanza strumentale con il proletariato, calcolato come massa d’urto, esplosivo sociale, per lucrare sul potere. Oggi l’antica alleanza con il proletariato, non più identificabile, è stata spezzata e indirizzata su nuove tematiche di consenso. Attualmente l’imperativo delle élites al potere sembra essere quello di disegnare una geometria famigliare a ‘tasso variabile’. Obiettivo destinato ad aprire nuove aree di mercato. Diritti sociali, accoglienza, libertà, democrazia le passwords moralizzatrici di massa. È in questo contesto di famiglia ‘ad indicizzazione statale’ che assume centralità la questione del matrimonio omosessuale. Il fine è quello di scorporare la generazione degli esseri umani dalla sessualità. Ecco perché occorre foggiare un’unione legata non più alla differenza sessuale uomo-donna (la sola che abbia potenza generativa) bensì all’orientamento sessuale, molteplice e variegato, indifferente al sesso biologico. Non tanto per lenire sofferenze giuridiche. Con la trasformazione delle relazioni primarie in trama asessuata e asettica si produce nient'altro che la funzionarizzazione delle reti di parentela primaria. La scissione tra identità sessuata e filiazione risolve il vincolo genitore-figlio in funzione astratta. Alla cancellazione della concreta individualità del pater e della mater segue così, alla stregua di una funzione matematica, dove la ‘variabile parentale’ può assumere un campo infinito di valori numerici, l’astrazione di una genitorialità ‘quantificata’ e a ‘tasso variabile’ indicizzata alle disposizioni burocratiche e di mercato. La generazione di esseri umani diventerà una funzione sempre più esclusiva di una classe di proprietari dei ‘mezzi di produzione’. Nuova mercificazione. Dall’altra un uomo, sfornito di identità, che si sente, però, onnipotente e privo di limiti e quindi costantemente alla ricerca di nuovi bisogni, prontamente offerti dal mercato. Uomo sempre più facilmente manovrabile. Un processo in atto da tempo, che non esclude nessuno né ‘etero’ né ‘omo’. La creazione dei falsi bisogni mistificati.

Claudio Merlini (pedagogista)

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