Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 11.33

Slovacchia, Bernini viene ritrovato. Ministro sospetta maxi truffa

Scattata denuncia penale

| Scritto da Redazione
Slovacchia, Bernini viene ritrovato. Ministro sospetta maxi truffa

Il caso clamoroso dell’errore di valutazione del marmo di Gian Lorenzo Bernini, di cui il Ministero della Cultura ha permesso l’esportazione a un valore ridicolo, è ripreso oggi con evidenza dal quotidiano Pravda, che riporta come il ministro, Marek Maďarič, sospetti che si sia trattato non tanto di una svista quanto di una premeditazione. Un sospetto che lo ha portato a presentare una denuncia penale.

Come abbiamo scritto ieri, il busto di Papa Paolo V, un gioiello scolpito da Bernini nel 1621, è stato creduto dalla casa d’aste Soga di Bratislava una replica, e venduto nel settembre 2014 per la ridicola cifra di 24mila euro. Ma l’opera è stata acquistata pochi mesi fa dal Getty Museum di Los Angeles per 30 milioni di euro, una rivalutazione di ben 1.250 volte in pochi mesi. Davvero un vero affare per chi ha avuto l’occhio e l’accortezza di farlo valutare da esperti e non si è accontentato della dicitura “Sconosciuto scultore anonimo” apposta da Soga che non si è accorta della accecante bellezza del marmo, che non poteva essere il lavoro di uno scultore qualunque.

Ma peggio è andata con la Commissione per la tutela del patrimonio culturale, organo del Ministero della Cultura deputato all’esame e autorizzazione delle opere d’arte all’esportazione. Maďarič sospetterebbe che alcune persone coinvolte nella vendita ed esportazione della scultura possono aver saputo che non si trattava solo di una copia, secondo Pravda.

Quando si è saputo che il busto è stato ceduto al Getty per 30 milioni (via Sotheby’s), il ministro ha ordinato una indagine interna, che avrebbe fatto emergere un fatto piuttosto serio: nonostante l’acquirente dell’opera da Soga, tale Clément Guenebeaud, francese residente a Bratislava, avesse indicato nella domanda di esportazione che il busto era creduto essere un originale di Bernini, con un valore presunto di 7 milioni, i funzionari del ministero hanno scritto sull’autorizzazione all’export che si trattava di una replica. L’indagine ha rivelato che i funzionari non hanno chiesto una perizia esperta, ma si sono limitati a dichiarare quanto già indicato da Soga.

Una volta ottenuta la relazione dell’indagine, Maďarič ha subito allontanato dal ministero diverse persone tra le quali il capo del dipartimento del Patrimonio culturale, e ha presentato il 10 luglio alla polizia una denuncia sulla quale ora la Procura regionale di Bratislava starebbe indagando.

Se si verificasse che il busto è stato esportato illegalmente, il ministro ha intenzione di fare di tutto per riportarlo nel Paese. Nel frattempo i tre eredi  di Ernest Zmeták, nella cui collezione aveva a lungo ‘riposato’ nell’ombra un Bernini, hanno cominciato a prendere misure legali, sembra assistiti da Soga, per vedersi riconosciuto un risarcimento sull’enorme aumento di valore di cui l’opera ha goduto in pochi mesi.

Fonte: Buongiorno Slovacchia

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