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Sono due donne – Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi a vincere ottava edizione di Etnofilmfest 2015

Storie dal fiume” della regista veronese Sara Pigozzo, mentre ha dato una menzione speciale al documentario “Il mondo di Nermina” della regista bolognese Vittoria Fiumi.

| Scritto da Redazione
Sono due donne – Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi a vincere ottava edizione di Etnofilmfest 2015 Sono due donne – Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi a vincere ottava edizione di Etnofilmfest 2015

Sono due donne – Sara Pigozzo e Vittoria Fiumi - ad aggiudicarsi il primo premio e la menzione speciale di questa ottava edizione di Etnofilmfest 2015, il cinema documentario etnografico LA GIURIA PREMIA  

“OUTSIDER – STORIE DAL FIUME” di Sara Pigozzo MENZIONE SPECIALE  “IL MONDO DI NERMINA” di Vittoria Fiumi

La giuria, quest'anno composta da Rodolfo Bisatti regista Caterina Cisotto giornalista - Gazzettino Antonio Marazzi antropologo visuale Enrico Masi antropologo visuale Alessandro Zangrando giornalista - Corriere del Veneto ha designato come vincitore il documentario “Outsiders.

Le motivazioni della giuria:

OUTSIDERS primo premio: Per avere tradotto in immagini con efficacia e partecipazione empatica la vita di un fiume, dell'habitat e degli uomini che da esso traggono conoscenze e ispirazione.

IL MONDO DI NERMINA menzione speciale: Per avere rappresentato il dramma bosniaco attraverso la narrazione dell'esperienza diretta di una madre e della sua famiglia, sullo sfondo di un'identità distrutta e faticosamente ricostruita.

“Outsider. Storie dal fiume” è un videodocumentario di 50 minuti, una produzione indipendente a cura di Sara Pigozzo ed Enrico Meneghelli che indaga un tratto del fiume Adige, tra San Giovanni Lupatoto e Albaredo d'Adige. Un luogo che un tempo era al centro della vita dell'uomo e che ora versa in stato d'abbandono, diventato rifugio – e salvezza - per quanti vivono ai margini della società.

Il film unisce cinematografia e quella ricerca resa possibile dall'utilizzo dei linguaggi visuali. Quelle che compaiono nel documentario sono persone invisibili che ci insegnano a guardare il mondo con occhi diversi: il film raccoglie e dà voce alle loro storie. Tante le chiavi di lettura e le tematiche affrontate: ambientali, antropologiche, storiche, spirituali e sociali.

Protagonista è Luigi Lineri, poeta e artista di Zevio, che nell'Adige conduce da 50 anni una solitaria ricerca. La sua opera è un poema di pietre raccolte lungo il fiume. Attraverso queste pietre l'artista cerca di spiegarci l'origine della nostra società, dell'arte, della religione. Attorno a lui molti altri personaggi, tra loro molto diversi, accomunati però dal vivere il fiume. Un senzatetto, un viaggiatore, un uomo che medita... Il film nasce dalla tesi di laurea di Sara Pigozzo alla Goldsmith University di Londra ed è uno studio antropologico, etnografico condotto nella provincia a sud di Verona.

“Il mondo di Nermina” della bolognese Vittoria Fiumi ci racconta un altro luogo: il nord-ovest della Bosnia ed Erzegovina, al confine con la Croazia. Vent'anni dopo la guerra, solo tre famiglie tornano a vivere nel villaggio mussulmano di Prhovo. Tra di loro c'è Nermina, una giovane donna con due figlie ormai adolescenti. La regista Vittoria Fiumi racconta la storia intima di una donna scampata al genocidio. Nermina è determinata a ricostruire la sua vita nel luogo dov’è nata. Sopravvissuta al massacro del 1992 torna a vivere nel villaggio, lavora la terra e alleva vitelli.  Le sue due figlie, Almedina e Melisa, ormai adolescenti, hanno le tipiche ambizioni della loro generazione: Almedina vuole vivere all'estero e Melisa vuole studiare all'Università. Nell'arco di un anno, Almedina e Melisa, dovranno scegliere se rimanere nel villaggio teatro dello sterminio della loro famiglia o cercare un futuro migliore, emigrando.

 

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