Egregio direttore, vorrei portare a sua conoscenza e a quella dei miei concittadini la situazione attuale dell’ospedale cittadino. Quando qualche anno fa si era rischiata la chiusura del vecchio Robbiani lasciando la popolazione soresinese e quella limitrofa priva di un bene prezioso e soprattutto necessario, autorità civili, religiose, associazioni varie si erano messe in campo per la realizzazione di un nuovo nosocomio. L’operazione era stata raggiunta e il nuovo Robbiani apriva i suoi battenti con la soddisfazione di tutti. All’inizio i servizi erogati erano invidiabili, ma dopo pochi mesi già si parlava di difficoltà e di gravi ammanchi. Siamo talmente abituati a questo genere di cose soprattutto nella sanità che non ci si rendeva conto della grave situazione. L’ospedale veniva ceduto ad una nuova proprietà e poi ad un’altra ancora, quella attuale. Ora la situazione è talmente grave che ogni visita o esame viene parzialmente pagato anche da chi ne è completamente esente. Dove sono tutte quelle autorità che si erano vantate per il risultato raggiunto ed ora tacciono su quanto sta accadendo? Nessuno spiega alla popolazione e quando vai per la prenotazione ti trovi da pagare delle cifre non indifferenti. Tutto questo, dicono, fino alla fine dell’anno perché l’Asl non rimborsa più perché si è superato il budget stabilito e chi ci rimette sono gli ammalati che per non pagare si rivolgono ad altri ospedali dove le cure sono garantite e gratuite a chi ne ha diritto. Ma le autorità competenti cosa fanno per cercare di risolvere la situazione? Una struttura con pochissimi anni di vita e già così fallimentare, dire che è una vergogna è ancora poco.
Angela Solzi (Soresina)
