Domenica, 28 aprile 2024 - ore 10.07

Spegnere o non spegnere l’inceneritore di Cremona | M5S

Errore di Galimberti. L'8 maggio scorso, ha : "Inceneritore vuol dire teleriscaldamento, che vuol dire calmierazione delle bollette"

| Scritto da Redazione
Spegnere o non spegnere l’inceneritore di Cremona | M5S

Dopo l'insediamento del nuovo sindaco Gianluca Galimberti e l'ufficializzazione dei componenti del Consiglio comunale, sono stati definiti i ruoli e quello della portavoce del MoVimento 5 Stelle Cremona, Lucia Lanfredi, è di garantire la pluralità democratica, dando voce agli oltre duemilatrecento cittadini che ci hanno votato.

Sottolineiamo già una prima grave gaffe del sindaco Galimberti, che l'8 maggio scorso, nel corso dell'incontro al Forum del Terzo Settore, ha pronunciato queste parole: "Inceneritore vuol dire teleriscaldamento, che vuol dire calmierazione delle bollette" (vedi: http://gianlucagalimberti.it/tag/cremona/page/11/ ). Ci spiace, ma è vero esattamente il contrario: il teleriscaldamento, con le sue dispersioni, ha fatto lievitare le bollette a livelli insostenibili per moltissimi utenti, in particolare per i residenti dei quartieri popolari, martoriati dai tagli delle utenze applicati senza mezze misure dai fornitori del servizio.

Sarebbe bastato consultare un documento presente da tempo sul sito http://www.acquabenecomune.org  dal titolo "Teleriscaldamento: storie di sprechi e inefficienze a Cremona", in cui si chiede che il Comune di Cremona riconosca pubblicamente tutti i punti deboli e individui delle vie d'uscita concrete al "problema del teleriscaldamento" in quei condomini pubblici dove i carichi in bolletta stanno diventando insostenibili e in cui abitano persone che sono già in gravi difficoltà economiche.

Alla luce delle problematiche che il teleriscaldamento sta comportando per queste famiglie, ci chiediamo su quali basi Comune e Aem (e il nuovo sindaco) continuino a pensare che il teleriscaldamento sia la soluzione migliore per l'edilizia pubblica a Cremona. Non vorremmo che si trattasse di una foglia di fico per nascondere il vero problema, cioè, la volontà dichiarata, ma non applicata con una data precisa, di spegnimento dell'inceneritore.

Non bisogna dimenticare che, infischiandosene di un referendum popolare, fu proprio una maggioranza di centrosinistra a volere l'inceneritore vent'anni fa, quando altri più lunigimiranti e sensibili alle esigenze della salute dei cittadini e della sostenibilità ambientale lottavano per soluzioni diverse a Capannori, in provincia di Lucca, guidati da Rossano Ercolini, vincitore del Goldman Environmental Prize 2013, ricevuto direttamente dalle mani di Barack Obama.

Rifiuti Zero è ormai una realtà per oltre duecento comuni italiani, con l'intera provincia di Treviso, capoluogo compreso, che è il fiore all'occhiello della gestione dei rifiuti, riutilizzati ciclicamente come risorse, nell'ottica sana della preservazione dell'ambiente per le generazioni future e non della sua depauperazione in nome del profitto e dell'egoismo di pochi.

Sindaco Galimberti, ci stupisca: adotti la delibera Rifiuti Zero e faccia entrare Cremona nel novero dei Comuni a Rifiuti Zero. Gli esempi concreti da imitare ci sono, le persone competenti da consultare pure: serve solo la volontà politica e questa la deve mettere la maggioranza da lei guidata.

M5S Cremona

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