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Stefano Innocenti suona il ‘nuovo’ Lingiardi, via al Festival Merula

Domenica 12 ottobre il concerto di Stefano Innocenti per l’inaugurazione del restauro del gioiello organario datato 1854 apre la prima edizione del Festival Merula

| Scritto da Redazione
Stefano Innocenti suona il ‘nuovo’ Lingiardi, via al Festival Merula

Il concerto dell’organista Stefano Innocenti, in programma domenica 12 ottobre alle 21:00 (ingresso gratuito) alla parrocchiale di Calcio dedicata a San Vittore, coincide con una doppia ’prima’: l’esordio del Festival Organistico Internazionale Tarquinio Merula e la presentazione del restauro dell’antico organo Lingiardi, oggetto dell’intervento (da pochissimo ultimato) della ditta Corna.

Il debuttante Festival Merula è organizzato dalla Scuola Diocesana di Musica Sacra Dante Caifa di Cremona e dall’Associazione Marc’Antonio Ingegneri, col fondamentale contributo della Fondazione Giovanni Arvedi-Luciana Buschini: la rassegna – intitolata al musicista cremonese che nel 1637 diede alle stampe la prima raccolta di sonate della storia della musica – si sviluppa su otto appuntamenti distribuiti in varie zone della diocesi di Cremona con protagonisti alcuni dei migliori organisti in Italia e nel mondo. Spiega il direttore artistico Roberto Codazzi: «Tra gli obiettivi del Festival Organistico Internazionale Tarquinio Merula non vi è solo l’organizzazione di concerti. Lo scopo prioritario è piuttosto la diffusione della cultura organistica attraverso sì momenti musicali ma anche momenti culturali e di approfondimento. Proprio in quest’ottica si è scelto come appuntamento d’apertura l’inaugurazione dei quel gioiello dell’arte organaria che è il Lingiardi della parrocchiale di Calcio (provincia di Bergamo, diocesi di Cremona)».

L’organista Stefano Innocenti, fiorentino, si è diplomato in pianoforte (con Pietro Scarpini), organo e clavicembalo e ha seguito ad Haarlem (Olanda) i corsi tenuti da Heiller, Tagliavini, Gilbert e Marie-Claire Alain. Dal 1985 titolare del settecentesco organo Serassi della Reggia di Colorno, ha dato concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Canada, in Brasile e in Giappone. Ha suonato per l’inaugurazione di molti organi storici restaurati, tra cui quelli bolognesi di San Petronio e il Gabler di Weingarten; ha inciso vari dischi, alcuni dei quali dedicati ad Andrea Gabrieli, a Concerti solistici di Haydn (per organo e per cembalo), a Haendel, al Seicento italiano, ai Concerti per organo e orchestra di Paër e di Salieri, alla musica tastieristica a Napoli, a recenti composizioni di Riccardo Castagnetti, all’Ottocento italiano e al clavicembalo, alle Toccate di Bach e a tutte le Sonate di Giovanni Benedetto Platti. Ha insegnato organo e composizione organistica nei conservatori di Bologna e di Parma, ha tenuto corsi d’interpretazione presso le Accademie di Pistoia, di Romainmotier (Svizzera) e di Toulouse ed è stato membro di giuria in concorsi internazionali di esecuzione, di composizione e di improvvisazione. Vive tra Parma ed Arcola (La Spezia).

L’Organo Lingiardi 1854, op. 108, di Calcio, fu costruito dalla ditta Lingiardi di Pavia nel 1854, collocato in cantoria lignea in presbiterio in cornu epistolæ. La tastiera ha 73 tasti dal Do1, ma reale dal Do1 al Do6, con divisione bassi-soprani tra Si2 e Do3. La pedaliera è a leggìo di 17 pedali (Do1-Mi2), ritornellante, con pedali aggiuntivi per terzamano, campanelli e rollante. Accessori: banda turca. Il restauro, di Pietro Corna, è del 2014. L’organo di Calcio è uno strumento della rinomata famiglia organaria di Pavia alla seconda generazione. Il padre Giambattista Lingiardi, allievo e apprendista degli Amati, fondò la sua fabbrica nel 1807; pur originario della bergamasca operò sempre in Pavia, come poi fecero figli e pronipoti. Il diario scritto dall’artista e personaggio più illustre della dinastia Lingiardi è datato 1878 e comprende ampiamente gli anni che vedono operare in Calcio lui e il fratello. Il 1854 è a ridosso di un anno molto importante per Luigi: nelle sue memorie, infatti, considera il 1855 anno di maturità organaria, guadagnata da lui e dal fratello con molte tribolazioni, per via della volontà di entrambi di portare grande innovazione all’interno del panorama organario, portando i loro strumenti a un grande equilibrio sonoro. Parlare di equilibrio sonoro dà merito a una sperimentazione che ebbe l’iniziale e fondamentale obiettivo di migliorare la corposità della fonica degli organi paterni. Scrive, infatti, Luigi nelle sue memorie: «gli organi di nostro padre, buoni, di voce chiara, argentina ma troppo esile, difettavano un po’ di forza tanto nel Ripieno come negli strumenti. Mi studiai a modificare la forma della Canne aumentandone millimetro a millimetro il diametro allo scopo di ottenere suoni più nutriti e maschi, specialmente dai Principali».

Il programma del concerto inaugurale per il restauro dello strumento andrà (tra gli altri) da Bach a Vivaldi, da Haydn a Mozart, da Brahms a Ponchielli.

Il Festival Merula proseguirà sabato 18 a Cremona, alle 21:00, presso la chiesa di Sant’Omobono, con il concerto di Lorenzo Ghielmi all’organo (di autore anonimo) del 1733.

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