Siamo ben consapevoli che la gestione del servizio idrico resta la sola partita aperta per questa amministrazione, ma è una battaglia sempre più difficile da perseguire anche perché nel frattempo attorno a questa giunta si è creato il vuoto.
Non è infatti un caso l’indifferenza con la quale le diverse categorie economiche hanno recepito il Documento Programmatico della Provincia di Cremona che di fatto dovrebbe essere l’atto portante di un’amministrazione.
Sull’acqua la gestione Salini ha di fatto bloccato per 3 anni la partita, le tensioni emerse hanno creato solo muri , oltre ai forti malumori all’interno della sua stessa maggioranza, la Conferenza dei Sindaci è divenuto il contesto delle maggioranze silenziose monopolizzate dagli interventi inopportuni del Presidente, siamo pertanto lontani dall’idea di un’assemblea proiettata sulla discussione e sul confronto.
Il PD e molti dei suoi amministratori hanno proposto e favorito un percorso che vede nella prima fase l’esigenza di accorpare le società partecipate e in un secondo momento una seria valutazione delle diverse ipotesi gestionali considerando l'esito referendario e l'evoluzione della normativa.
Certamente non ci sono, da parte della minoranza, le possibilità di avvalersi di onerose consulenze legali, queste dovrebbero essere eventualmente a carico di un ente pubblico e finalizzate a soddisfare la sacrosanta esigenza di trasparenza rispetto ai limiti e alle potenzialità delle diverse ipotesi in campo, evitando di privilegiarne alcune ed evitando asimmetrie informative a danno dei sindaci del territorio.
Ora, dopo tutto questo, il Presidente Salini se la prende con il PD perché non ha costruito una proposta tecnicamente sostenibile, siamo probabilmente al surreale perché dopo tutto questo tempo perso, Salini dovrebbe prendersela solo con se stesso.
Andrea Virgilio
(capogruppo PD in Consiglio Provinciale
